Paternò, assemblea Cisl dei lavoratori part-time del Comune: “Portare a 34 il monte ore”

Assemblea sindacale stamattina a Paternò dei dipendenti comunali assunti con contratto part-time. L’assemblea si è svolta dalle 11 alle 13 ed è stata convocata dalla Cisl. Obiettivo dell’incontro: chiedere alla giunta comunale, in vista delle prossime variazioni di bilancio, un aumento del monte ore da 30 a 34 ore settimanali. “In sede di approvazione di Bilancio 2019 il Consiglio comunale ha approvato un aumento di 4 ore, anziché 8, portando i lavoratori ex Lsu e articolisti a 30 ore anziché 34 – si legge in una nota stampa a firma di Angelo Corsaro componente della segreteria provinciale della Cisl – con l’impegno dei consiglieri di maggioranza a riproporre il detto aumento a 34 ore in sede di variazioni di bilancio”.
Il sindacalista della Cisl ha specificato che proprio il presidente della commissione consiliare al bilancio, Agata Marzuola “non solo si era impegnata, ma in assemblea dei lavoratori ha promesso che in caso di approvazione del Bilancio 2019 e aumento dell’Irpef all’8/1000, avrebbe presentato la proposta di aumento da 30 a 34 ore con una variazione di bilancio (che, tra l’altro, scade il 30 novembre). I lavoratori sono in attesa di quanto loro promesso (l’aumento a 34 ore)”.
La Cisl, inoltre, ha evidenziato che l’aumento del monte ore è necessario non solo perché viene garantito un diritto ai lavoratori, ma anche perché in questo modo vengono assicurati più servizi ai cittadini “in un Ente ormai sottodimensionato, dove il personale rimasto deve prendere in carico anche i servizi di coloro che sono già cessati, con conseguenze deleterie per il buon funzionamento dei servizi stessi.”
Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri di “Diventerà bellissima” Anthony Distefano e Giuseppe Lo Presti che hanno chiesto all’amministrazione “…di predisporre un intervento finanziario che permetta ai lavoratori ex Lsu e ai cosiddetti articolisti l’aumento delle ore da 30 a 34. Del resto, le somme necessarie l’amministrazione comunale le ha trovate facendo riportare nuovamente e senza alcun rossore di vergogna al massimo l’aliquota dell’addizionale Irpef”.

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