L’adranita Pino Lo Re lascia il Partito Democratico per approdare – forse – nel nuovo soggetto politico di Matteo Renzi dove sono diretti i suoi nuovi compagni di strada.
Storico esponente della sinistra locale, Lo Re è stato anche candidato sindaco degli ex comunisti. L’addio al Pd, assieme ad una promessa declinata con il verso di una canzone di Pierangelo Bertoli, è stato dato al ritorno dalla Leopolda di Firenze dove Lo Re è stato assieme al gruppo sammartiniano di “Adrano 2.0”.
“Aver partecipato alla decima edizione della Leopolda – commenta – è stato sicuramente un privilegio. La Leopolda è un’esperienza straordinariamente stimolante e innovativa. Tre giorni di confronti dove si ha la possibilità di ascoltare e, soprattutto, di interagire con alcune delle migliori menti illuminate che guidano processi innovativi in Italia e nel mondo: dall’urbanista che a Berlino si occupa di periferie e cultura all’ingegnere che a Pechino si occupa di mobilita sostenibile, e via dicendo. Un luogo, insomma, dove la politica è legata in maniera indissolubile ad un unico concetto: risolvere i problemi quotidiani guardando, però, al futuro. Da questa esperienza futuristica nasce Italia Viva, la nuova formazione politica non di un leader ma con un leader.
“Da queste sintetiche riflessioni – osserva Pino Lo Re – nasce la decisione dopo 35 anni di militanza di lasciare quello che oggi è il Pd. Non rinnego nulla: appena ventenne sono stato dirigente di uno dei più importanti partiti comunisti siciliani che era quello di Adrano, sono poi divenuto uno dei primi segretai dei Ds e sono stato uno dei fondatori del Pd adranita. Lo lascio senza polemiche e senza rimpianti augurando a chi resta ‘buona strada’. Per me è arrivato il tempo di guardare verso nuovi orizzonti. Se uno di questi è Italia Viva lo vedremo. Intanto, ho una certezza: per quanto mi riguarda ‘Il vento soffia ancora’ ”.