Visita questa mattina a Paternò di Alphonse Somda, sindaco di Dièbougou, una cittadina di 25.000 abitanti del Burkina Faso, stato dell’Africa occidentale posto al confine con Ghana e Costa D’Avorio. Un incontro propedeutico a quello che potrebbe essere un futuro gemellaggio tra il Comune di Paternò e la cittadina africana.
A ricevere l’ospite nella stanza al quinto piano del palazzo comunale il sindaco Nino Naso, il quale, grazie all’interlocuzione e alla traduzione fatta da Dario Fusto (il sindaco di Dièbougou parla il francese), un libero professionista che opera in città, ha avuto modo di confrontarsi con Alphonse Somda: obiettivo aiutare con precisi progetti la cittadina africana, dove il problema principale è rappresentato dall’approvvigionamento idrico.
Successivamente si è proceduto ad uno scambio di doni: Alphonse Somda ha donato al primo cittadino paternese un vestiario tipico del Burkina Faso; Naso a sua volta ha regalato un piccolo souvenir raffigurante il Castello Normanno. Visitata dal sindaco di Dièbougou, la città di Paternò: un tour che ha compreso il Castello Normanno, Il Santuario della Consolazione, Palazzo Alessi sede del Consiglio comunale, la Chiesa di Santa Barbara e la visita alla biblioteca comunale ‘G. B. Nicolosi’ di via Monastero.
E di cosa si tratta di far venire centinaia di africani a Paternò? Non vi azzardate nemmeno, Paternò ha già tanti problemi, solo questo ci manca. E poi come potremmo aiutare Dièbougou se c’è chi deve aiutare Paternò? Per cortesia, finitela con queste idiozie terzomondiste.