Acireale, ‘scuola’ di spaccio: arrestato il fornitore, denunciato studente minorenne

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Acireale, coadiuvati dai colleghi delle Stazioni di Acireale e Aci Catena, hanno denunciato un 15enne di Aci Catena alla Procura dei Minori per spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari infatti, sempre impegnati per infrenare la recrudescenza del fenomeno del consumo della droga tra i giovanissimi, vista la reale e gravosa entità del problema, hanno da tempo attivato una proficua opera di sensibilizzazione all’interno del mondo scolastico organizzando incontri con il personale docente e soprattutto con i ragazzi, adolescenti che a volte vengono rapiti dal gusto del proibito o dal timore del sentirsi esclusi dal “giro” degli amici. E’ accaduto, infatti, che in un istituto scolastico secondario di Acireale, un ragazzo di appena 15 anni era stato notato dal personale scolastico, docente e non, mentre cedeva involucri verosimilmente di sostanza stupefacente agli studenti all’interno dei locali del plesso.
Tali episodi sono stati riferiti al preside che con grande senso civico ma, soprattutto, di sincero affetto verso i suoi studenti, ha avvisato i Carabinieri della caserma “Orazio Costantino” di Acireale. I militari hanno così attuato una attività di osservazione che, alla fine, ha consentito di notare la reale attività di cessione di un involucro da parte del giovane nei confronti di un altro studente 14enne.
Il successivo fermo e controllo dei due giovani ha dato purtroppo conferma a quelle che prima erano solo ipotesi, ma vi è di più.
La perquisizione nell’abitazione del 15enne ad Aci Catena ha però indotto i militari ad effettuare ulteriori controlli nello stabile in cui lo stesso abita, al punto che anche un 24enne incensurato, ritenuto soggetto sospetto, è diventato oggetto delle loro attenzioni.
L’abitazione che il maggiorenne condivideva con i propri familiari è stata accuratamente perquisita e all’interno di una borsa frigo sono state rinvenute 194 dosi di marijuana, un piccolo trituratore utilizzato per la macinazione della sostanza stupefacente, due bilancini di precisione e 112 bustine di plastica vuote utili al confezionamento della droga.
Inoltre, il 24enne poi, posto di fronte alle proprie responsabilità, ha altresì ammesso che anche quanto rinvenuto all’interno dei vani dei contatori elettrici condominiali (due buste in plastica termosaldata contenenti un chilogrammo di marijuana e un barattolo con 24 dosi della stessa sostanza, pronte per lo spaccio al minuto) era di propria pertinenza.
La droga è stata sequestrata, mentre il giovane è stato relegato agli arresti domiciliari così come disposto dal giudice in sede di udienza di convalida.

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