Vendere per rilanciare. Un obiettivo ben preciso quello che il sindaco della città metropolitana Salvo Pogliese vuole raggiungere, mettendo in vendita per 380 mila euro l’ex Albergo Sicilia di Paternò, in via Vittorio Emanuele, una volta considerato una delle migliore strutture ricettive della provincia etnea. Un immobile che anni addietro l’allora Provincia regionale di Catania, ente proprietario dell’edificio, aveva provato a vendere per circa un milione e mezzo oppure dare in affitto: entrambe le soluzioni si sono rivelate alla fine non attuabili. Tuttavia la somma di 380 mila come base per la vendita dell’immobile (tra qualche giorno sarà pubblicato il bando) sembra una cifra congrua, visto anche lo stato di degrado in cui versa oggi la struttura, vandalizzata e depredata da ladri: L’ immobile è diventato anche centro di ricovero per i senza tetto.
Ieri pomeriggio il sindaco di Paternò Nino Naso, quello della Città Metropolitana di Catania Salvo Pogliese e il deputato regionale Gaetano Galvagno hanno illustrato i termini del bando. Durante la conferenza stampa, tenutasi al quinto piano del palazzo di città a Paternò, erano presenti anche alcuni imprenditori locali, possibili acquirenti – secondo l’auspicio del sindaco di Paternò – dello storico albergo cittadino.
Salvo Pogliese ha specificato che “a Paternò è necessaria la presenza di una struttura ricettiva alberghiera in quanto l’offerta turistica in città è limitata ad alcuni B&B. Credo che a Paternò ci sia lo spazio commerciale per una struttura di 40 stanze in grado di sfruttare sia i flussi catanesi che quelli di Etnaland e di Etnapolis. Un bando – ha concluso Pogliese – con un vincolo di destinazione d’uso a fini turistico–alberghieri senza intenti speculativi da parte di chi che andrà a vincere il bando”.
Per il deputato regionale Gaetano Galvagno “la vendita dell’albergo ad imprenditori interessati deve servire ad un rilancio del turismo, permettendo alla città di rialzare la testa”. Soddisfatto il sindaco di Paternò Nino Naso: “Per l’acquisto dell’immobile si parte da una cifra appetibile per i nostri imprenditori. Speriamo di trovare una soluzione, sono fiducioso”.
