«Il progetto di questo workshop che sarà ritenuto migliore per mettere definitivamente in sicurezza l’attraversamento pedonale della Circonvallazione, quello che ogni giorno è percorso da centinaia di studenti per raggiungere la Cittadella Universitaria, sarà finanziato nei limiti delle risorse disponibili attraverso i fondi del Patto per Catania. Un impegno che assumo in qualità di sindaco nel rispetto del contributo qualificante dimostrato dai giovani professionisti che hanno elaborato le proposte, e soprattutto un dovere nei confronti di Danilo, che nell’estate di due anni fa in quel tratto di strada perse la vita travolto da un auto pirata». L’annuncio del primo cittadino di Catania, Salvo Pogliese, alla presentazione delle sette soluzioni proposte a conclusione del workshop “#CTuser – SovrAppasso d’uomo”, ha il sapore di un obiettivo raggiunto, come auspicato dall’Ordine degli Ingegneri di Catania, insieme alla sua Fondazione.
Protagonisti le decine di studenti e gli otto professionisti che per sei giorni consecutivi nelle stanze di Villa Zingali Tetto (sede universitaria del Museo della Rappresentazione), con competenza e passione, hanno elaborato i progetti guidati da Whole – Urban Regeneration, l’associazione che ha co-organizzato l’evento in sinergia con l’Ordine e la Fondazione Ingegneri, il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar Unict) e il suo laboratorio di ricerca Open Source Lab.
«In pochi giorni sono stati raggiunti risultati eccezionali, con una qualità di proposte che testimonia il proficuo lavoro di formazione del nostro sistema accademico – ha sottolineato il presidente dell’Ordine Giuseppe Platania – motivo per cui è necessario salvaguardare e valorizzare le competenze acquisite da questi giovani, creando le condizioni necessarie affinché siano spendibili nel nostro territorio e non altrove. Continueremo, attraverso lo strumento del workshop, a proporre all’Amministrazione comunale le migliori idee per disegnare la città del futuro».
«Iniziative come queste dimostrano che Catania ha bisogno di giovani intelligenze e di voglia di fare – ha aggiunto il presidente della Fondazione Mauro Scaccianoce, ringraziando i partecipanti per il loro entusiasmo ed esprimendo soddisfazione per l’impegno di rendere esecutivo uno dei progetti – Ciascuno degli interventi messi a punto dai sette gruppi coniuga diverse competenze tecniche, esprimendo attenzione verso aspetti peculiari. Ogni proposta ha un valore unico ma allo stesso tempo è aperta alla condivisione». Per questa ragione il direttore del Dicar Enrico Foti ha lanciato l’idea di presentare al Comune un progetto finale che sintetizzi il lavoro di tutti i progetti presentati, convogliando gli aspetti utili per renderli compatibili con le risorse pubbliche a disposizione.
Presente anche il presidente dell’Ordine Architetti Alessandro Amaro, il quale ha ribadito l’utilità di queste attività per riflettere insieme su quelle tematiche di pianificazione urbanistica che rappresentano vere e proprie priorità per la città di Catania.
«“SovAppasso d’uomo” rappresenta l’inizio di un percorso che abbiamo chiamato #CTuser – ha infine aggiunto Enrico Muschella, presidente di Whole – Urban Regeneration – un incubatore di strategie progettuali, date dalla sinergia tra professionisti, studiosi e cittadini. Il coinvolgimento cosciente della cittadinanza, come input datoci dal comitato “Forza Danilo”, rappresenta oggi una risorsa per la rigenerazione dei luoghi che deve essere replicata e implementata».