Rubinetti asciutti per gran parte dei cittadini paternesi: “Un disservizio inaccettabile che viene addebitato a un non meglio precisato guasto”. A denunciare il tutto i consiglieri comunali di Diventerà Bellissima Anthony Distefano e Giuseppe Lo Presti, i quali evidenziano che diversi quartieri della città stanno subendo forti disagi per il mancato corretto approvvigionamento di acqua. “I vertici dell’Ama ed il suo Consiglio d’amministrazione, dovrebbero avere l’accortezza e la sincerità di far sapere agli utenti della città che, in realtà, non avendo pagato le fatture al fornitore – hanno specificato i due esponenti del parto del governatore nello Musumeci – questo ha subìto il distacco dell’energia elettrica. Nascondersi dietro un fantomatico guasto rappresenta l’ennesima presa in giro nei confronti dei cittadini”. Immediata la replica immediata dei vertici dell’Ama di Paternò, l’azienda municipalizzata che attacca i due esponenti politici: “È inaudito che un movimento come Diventerà bellissima che fa capo a una persona per bene, come il nostro presidente della Regione Nello Musumeci, possa essere rappresentato da consiglieri che portano avanti la politica delle bugie”. Da quanto specificato dai vertici dell’Ama, quest’ultima acquista da alcuni privati – possessori di pozzi – l’acqua per coprire il fabbisogno della città: “I proprietari sono tenuti a pagare la fornitura di energia elettrica necessaria per estrarre l’acqua . Pur non avendo pagato tutte le fatture ci teniamo a sottolineare che il pagamento di un paio di fatture riesce a coprire il costo della fornitura di energia elettrica per un intero anno . Appare dunque evidente che la nota dei due consiglieri è pretestuosa e serve a coprire le pressioni di qualche proprietario che per accelerare il pagamento della fattura interrompe il servizio non pagando la bolletta all’Enel. Pertanto, al di là della evidente inesattezza nell’attribuire all’Ama responsabilità che di fatto non ha, è opportuno in questa sede sottolineare che dietro queste accuse si nascondono interessi personali, e legami di parentela con qualche proprietario. Detto ciò, non c ‘è alcun obbligo per gli attuali fornitori di acqua nei confronti dell’Ama: se le condizioni non sono favorevoli per loro, cercheremo un’altra soluzione per continuare a offrire un servizio adeguato . Di certo non ci piegheremo né ai ricatti né alle minacce di famiglie abituate per troppo tempo a perseguire interessi personali”.