Ha sfiorato un milione di visitatori l’appuntamento Gusti di Frontiera che a Gorizia accoglie – ogni anno – il meglio delle tradizioni enogastronomiche.
Sono state 46 le Nazioni partecipanti…più Paternò e Belpasso (passateci la battuta).
La Regione Sicilia è stata rappresentata con vari angoli di paradiso culinario. Il top, lo si è raggiunto nel grandissimo stand di “TinchiTè” di Marco Pugliara dove oltre ai piatti legati alla tradizione siciliana c’era anche uno spazio dedicato all’Opera dei Pupi Siciliani: il Teatro Giovane “Turi Pappalardo” di Paternò con lo spettacolo dell’Opera dei Pupi e i Pupi storici di Martino Rabuazzo.
Venerdì 27 e sabato 28 – dalle 10 di mattina fino a mezzanotte, senza soluzione di continuità – gli spettacoli sono andati avanti al ritmo di uno ogni mezz’ora. Nemmeno la pioggia è riuscita scoraggiare attori e spettatori: questi ultimi hanno aperto gli ombrelli e si sono goduti lo spettacolo dei Pupi.
Per gli stranieri, la comprensibilità della lingua siciliana è stata un dettaglio.
Davanti al “teatrino” si è formata una folla straripante che ha impedito anche il passaggio sulla via: I bambini davanti e gli adulti dietro. “Era uno spettacolo per noi – affermano gli attori della compagnia – vedere loro, incantanti da ciò che stavamo facendo”.
“La fatica è nulla di fronte a una indescrivibile soddisfazione, – spiega Francesco Pappalardo, uno dei registi – ci riempie di gioia avere degnamente rappresentato la Sicilia, la Città di Paternò e la Città di Belpasso”.
Inevitabile, dopo il successo ottenuto, la riconferma per l’edizione 2020.
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