Compie oggi 60 anni Ettore Messina, uno dei massimi esponenti del panorama cestistico internazionale e uno degli allenatori europei più titolati di tutti i tempi (28 trofei). Una carriera nata in Italia, proseguita in due dei club più prestigiosi d’Europa (Cska Mosca e Real Madrid) e culminata con lo sbarco oltreoceano in Nba, prima ai Los Angeles Lakers poi ai San Antonio Spurs. In attesa della tanto agognata panchina Nba, Messina è tornato in Italia all’Olimpia Milano, sempre con lo stesso obiettivo:
vincere. Nato il 30 settembre 1959 a Catania, Ettore Messina lascia da giovane la sua Sicilia per giocare nelle giovanili del Mestre, ma capisce presto che la sua vocazione è quella di dare indicazioni ai giocatori da bordocampo. Dopo essersi laureato in economia e commercio all’Università Ca’ Foscari di Venezia, comincia a studiare da allenatore, con i primi incarichi proprio nelle giovanili del Mestre, prima della chiamata da vice di Massimo Mangano a Udine. Una stagione in Friuli e poi direzione Bologna, dove resta per sei stagioni da vice prima di prendere in mano la prima squadra nel campionato 1989-90, a soli 30 anni. Anche grazie all’ex Nba Michael Ray Richardson, Messina centra al primo colpo Coppa Italia e Coppa delle Coppe (primo trofeo continentale per i bolognesi), riuscendo a conquistare lo scudetto tre anni piu’ tardi.
Messina lascia Bologna da vincitore: alla sua porta bussa la Nazionale. Anche in azzurro il catanese mostra le sue qualità di coach-leader, vincendo subito i Giochi del Mediterraneo del 1993, seguiti dall’argento ai Goodwill Games l’anno successivo e un altro argento ancora nel ’97, agli Europei in Spagna (sconfitta in finale contro la Jugoslavia). Il titolo di vice-campione europeo è sufficiente per Messina, che decide di tornare ai club e lo fa ancora una volta con la Virtus Bologna, che lo riaccoglie a braccia aperte.