Il Comune di Adrano è ‘sotto osservazione’ del Viminale. Lo scrive il quotidiano La Sicilia in un articolo firmato da Mario Barresi pubblicato oggi nel quale si riporta un dialogo informale di alcuni mesi fa durante la visita dell’ex sottosegretario all’Interno Stefano Candiani. “Qualcuno – scrive oggi La Sicilia – avrebbe pronunciato questa frase: ‘Un occhio diamocelo anche ad Adrano’”. In quei giorni la priorità toccava al Comune di Misterbianco, tempo dopo – cioè pochi giorni fa – sciolto per mafia. Da Roma, scrive il quotidiano, la conferma dei riflettori accessi su Adrano viene “…da esponenti di spicco del Viminale a guida salviniana”.
Le ‘relazioni pericolose’ che hanno fatto scattare l’alert di Prefettura e Ministero dell’Interno sono l’indagine – già resa nota – sul voto di scambio che coinvolge due consiglieri comunali in carica (Federico Floresta e Maria Grazia Ingrassia) e le dichiarazioni di un collaborante di giustizia, l’ex affiliato del clan Scalisi Nicola Amoroso, che fa nome e cognome di un consigliere comunale in carica come referente dell’organizzazione mafiosa.
Il quotidiano cita, inoltre, lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Adrano nel lontano 1991 e la coincidenza che, allora come oggi, a ricoprire la carica di sindaco era Angelo D’Agate, mai sfiorato – sia chiaro – da alcuna indagine.
