L”inchino’ questa volta è per i carabinieri. Accade a Palermo e non è cosa di poco conto. La cronaca ha consegnato spesso omaggi a persone di infima risma, a boss e rampolli del disonore. Invece, allo Zen, la processione religiosa si è fermata davanti alla caserma dell’Arma. Un atto rivoluzionario a suo modo, la rivoluzione della legalità di cui si apprende nel giorno del 40esimo anniversario dell’uccisione di Cesare Terranova e di Lenin Mancuso. Una scelta di campo fatta ieri dall’Associazione Padre Pio. Un fatto che stupisce solo, dice il sindaco Leoluca Orlando, “chi non ha colto o fa finta di non avere colto il grande cambiamento culturale avvenuto e tutt’ora in corso a Palermo. Quando pochi giorni fa, nel consegnare la cittadinanza onoraria al colonnello Antonio Di Stasio, ex comandante provinciale dell’Arma, lo stesso ha rivolto il suo saluto ai tanti alunni delle scuole dello Zen presenti, il gesto è passato quasi inosservato, ma è il segno di un cambiamento profondo, radicale e radicato che ha attraversato il quartiere e la città “. Un segno che è “la migliore rappresentazione di un quartiere e una città il cui rapporto di fiducia, rispetto e collaborazione con le forze dell’ordine è radicalmente mutato”.