Si è tenuta oggi davanti al Tribunale del Riesame di Messina l’udienza per il duplice omicidio di Ucrìa dell’agosto scorso che vede in carcere il paternese Salvatore Russo, 29 anni. I legali di Russo, avvocati Luigi Bellissima e Salvatore Liotta, hanno chiesto l’annullamento della ordinanza cautelare per carenza dei gravi indizi di colpevolezza. I difensori ritengono ci siano i presupposti della legittima difesa e sulla base di queste considerazioni chiedono la scarcerazione e, in subordine, gli arresti domiciliari. Il Tribunale del Riesame si pronuncerà entro un paio di giorni.
La scorsa settimana si era appreso dell’iscrizione nel registro degli indagati di altre 5 persone legate al nucleo familiare dei Contiguglia. Come si ricorderà, dopo un litigio per un parcheggio tra Davide Balsamo – cognato di Russo – e Giovanni Santino Contiguglia, la famiglia di quest’ultimo organizzò una spedizione punitiva nella casa dove si trovava Russo. Il giovane riuscì a disarmare uno di loro e, impossessatosi della pistola, esplose alcuni colpi uccidendo Antonino Contiguglia, 62 anni, e il nipote Fabrizio Contiguglia, 27.
i prepotenti son finiti al cimitero