L’indifferenza dopo il dolore: il Corriere della Sera di oggi pubblica una toccante testimonianza di Giovanna Zizzo la mamma di San Giovanni la Punta contro la quale il marito, Roberto Russo, – nell’agosto del 2014 – consumò la peggiore delle vendette: l’uccisione della figlioletta Laura di 11 anni. L’altra sorella, Marika, verrà ferità in maniera grave.
Nella lettera-sfogo, la mamma di Laura lamenta una sorta di ‘par condicio’ del dolore: il rispetto per la famiglia dell’assassino – condannato all’ergastolo – ha cancellato qualsiasi ricordo di quella tragedia.
“Non mi riferisco a pretese impossibili o a richieste economiche – osserva la mamma di Laura – quello che avrei apprezzato sarebbe stato un po’ di rispetto in più, mi avrebbe fatto piacere sentire il calore umano della gente, del sindaco, degli assessori, della comunità religiosa. E invece ho vissuto questi cinque anni con la netta sensazione di essere una figura fastidiosa”.
Giovanna Zizzo, nell’intervento sul quotidiano milanese, critica in maniera aspra l’atteggiamento dell’amministrazione puntese che non si è costituita parte civile al processo e non ha ainviato proprio rappresentanti alla fiaccolata del 22 agosto scorso per il quinto anniversario della morte di Laura.