A quasi un anno dal terremoto, leggi qui, arriva una buona notizia per la Chiesa di San Pietro di Adrano: nei prossimi giorni partiranno i lavori per la messa in sicurezza dell’edificio. E tutto questo, va detto subito, grazie ad uno stanziamento della Cei e alla buona volontà della Curia etnea che si è impegnata per far sì che la chiesa riapra in tempi brevi. Non c’è traccia degli effetti della ‘parata’ che fece ad Adrano l’allora vice-premier Luigi Di Maio.
Il progetto dei lavori è stato affidato dall’ufficio dei beni culturali assieme al Genio civile che lo ha approvato.
La gara è già stata espletata e i lavori sono stati aggiudicati. Nei giorni scorsi l’ingegnere della ditta aggiudicataria ha fatto un sopralluogo assieme all’architetto incaricato dalla Curia.
La cifra per la messa in sicurezza si aggira intorno ai 340 mila euro. La somma servirà per mettere in sicurezza il campanile, ripristinare il timpano della facciata e tutto il tetto con le navate laterali. “Ci sono capriate che hanno ceduto e poggiano sulla volta centrale” osserva Don Pietro Strano, nuovo parroco della chiesa adranita che ha seguito sin da subito la “pratica” terremoto dopo il passaggio di consegne con il suo predecessore Nino La Manna.
Per tenere ben saldi i muri perimetrali sarà necessario ‘incatenarli’
Il campanile della chiesa porta visibilmente delle crepe nei quattro lati.
Il 6 ottobre – si ricorderà – all’esterno della chiesa il terremoto fece crollare la sfera in pietra che sorregge la croce, sopra il seicentesco portale in pietra lavica della chiesa.
Le scosse hanno allargato le crepe del campanile seicentesco. Dentro la chiesa, una mensola in marmo dell’altare centrale si è addirittura staccata, scossa in maniera violenta dalla scossa di terremoto.
