Ieri sera è stato demolito il Ponte Graci, stamattina sulla SS. 121 si è tornato a circolare regolarmente. Una volta tanto è il caso di parlare di efficienza e di tempi record. Dopo l’abbattimento di ieri l’Anas aveva in tre giorni di lavoro il tempo utile per ripristinare l’area e ridare il via libera alla circolazione sul tratto stradale. Grazie al coordinamento dell’ing. dell’Anas Antonino Urso, sul posto sin da ieri, tutto ciò non è stato necessario: mezzi e operai, subito dopo il crollo, hanno lavorato per tutta la notte al fine di consentire l’aertura dell’arteria stradale già alle prime ore del mattino.
E’ stato un incidente a far decidere ai tecnici dell’Anas di accelerare le operazioni di demolizione: un mezzo pesante rimasto incastrato ha compromesso irrimediabilmente la stabilità del cavalcavia. E così si è deciso di operare subito perché ulteriori sollecitazioni al Ponte Graci lo avrebbero fatto crollare, con conseguenze immaginabili.
Da quando è partito l’ok alla demolizione, le operazioni si sono svolte velocemente e in maniera ordinata. L’ing. Antonino Urso – come dicevamo – ha coordinato tutti gli interventi: due ruspe hanno ‘lavorato’ ai fianchi il cavalcavia per farlo collassare facilmente. Una volta fatto buio, gli operai hanno lavorato alla luce delle fotoelettriche della Protezione Civile di Adrano convocati dai tecnici dell’Anas.
Il Corriere Etneo ha seguito passo passo l’opera di demolizione con foto e video-aggiornamenti.
Alle 20.45 il cavalcavia – conosciuto come Ponte Graci – è caduto giù.
In contemporanea con le operazioni di demolizione, ieri l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone ha annunciato che il governo Musumeci è pronto a stanziare subito un milione di euro per la ricostruzione del ponte Graci.