Lo striscione della discordia. E’ lite tra il presidente del Consiglio comunale di Paternò Filippo Sambataro e il sindaco Nino Naso sul lenzuolo-manifesto “Io Sto Con Salvo” che il primo cittadino ha fatto esporre su uno dei balconi di Palazzo Alessi nel giorno della marcia di solidarietà nei confronti del paternese Salvatore Russo, in carcere per il duplice omcidio di Ucrìa.
Ieri lo striscione è stato rimosso per volontà del presidente Sambataro. Oggi, però, è subito riapparso allo stesso posto per volere del sindaco. Siamo allo scontro istituzionale.
Al Corriere Etneo il presidente dell’assemblea cittadina conferma la propria decisione di far rimuovere lo striscione: “L’ho fatto come segno di rispetto per tutte le forze politiche, tra le quali c’erano pareri opposto sulla opportunità di esporre il lenzuolo con quella scritta. E’ una vicenda delicata, lasciamo lavorare con tranquillità la magistratura. Per questa ragione ho deciso di farglielo togliere”.
E ora che il sindaco Naso lo ha fatto esporre di nuovo? “Guardi, sono fuori Paternò. Non so se lo striscione sia riapparso o meno. E’ una cosa che devo verificare”.
La verifica, anche per il presidente Sambataro, l’ha fatta il Corriere Etneo: il lenzuolo con la scritta è tornato sullo stesso balcone dove il sindaco l’aveva fatto esporre. Tra Naso e Sambataro è in atto, quindi, un ‘braccio di ferro’.
Nella pur frammentata area del Partito Democratico si sono sollevati in questi giorni mugugni e contestazioni per la decisione del Comune di Paternò di organizzare una manifestazione con le indagini ancora in corso da parte della magistratura. Mal digerita anche la ‘trovata’ di esporre lo striscione sulla facciata di Palazzo Alessi che è la sede del Consiglio comunale. Ora il botta e risposta tra presidente del Consiglio e sindaco complica le cose.