A Paternò la marcia anti-violenza come segno di solidarietà nei confronti della famiglia di Salvatore Russo, accusato del duplice delitto di Ucrìa, ha sollevato un mare di polemiche. Non è piaciuta la scelta del sindaco di esporre su uno dei balconi di Palazzo Alessi un lenzuolo con la scritta “Io Sto Con Salvo”. “Per favore – ha scritto Paolo Di Caro di Muoviti Paternò – qualcuno dica al sindaco che quel balcone non è suo”.
Di strumentalizzazione del fatto di sangue parla “Città Futura”, il movimento presieduto dall’avv. Maria Grazia Pannitteri. Ecco il testo integrale della nota:
A Paternò, in Piazza Umberto si é consumata l’ennesima farsa populista ma pericolosa di quest’amministrazione comunale.
Ancora una volta, il sindaco e l’amministrazione comunale hanno dato prova di inadeguatezza istituzionale e di incapacità politica, indignando un’intera città.
Citta’ Futura é vicina al dramma che sta vivendo Salvo e al dolore della sua famiglia ma confida fortemente nel lavoro e nella competenza della magistratura, chiamata per Costituzione a fare giustizia.
L’amministrazione e il Sindaco Naso hanno manifestato la vicinanza alla famiglia Russo nel peggiore dei modi.
È bene ricordare che il Sindaco, nel nostro ordinamento giuridico, è anche organo locale del governo nazionale, per cui non può parteggiare per qualcuno, tanto più in contrapposizione con magistratura e forze dell’ordine e durante lo svolgimento di un procedimento giudiziario.
Inoltre è inopportuno, oltre che pericoloso, che il primo cittadino, in sfregio di ogni regola di prudenza istituzionale e cavalcando l’onda del populismo, si ispiri a logiche di giustizia fai da te, non accettabili in uno stato di diritto.
Infine, si ricorda al vice sindaco Ignazio Mannino che la “legittima difesa” è un istituto giuridico del nostro ordinamento, previsto a tutela di ognuno di noi sin dagli albori e che nulla ha a che vedere con un’idea – malsana- di giustizia fai da te.
Se si è trattato di legittima difesa, o meno, lo stabilirà la giustizia. Certamente non la piazza.
Ancora una volta, l’amministrazione comunale ha strumentalizzato la drammatica vicenda di Salvo per veicolare la sua presenza ossessiva in città non disdegnando di rilasciare dichiarazioni da tifosi piuttosto che affidarsi prudentemente e saggiamente alla magistratura.
quegli struonzi volevano dare una lezione a questo bravo giovane ,da come si legge sui giornali che ho letto e si songo attaccati allo cazzo!
uno era pure mafioso e forse voleva fare lo prepotente .