Adrano, D’Agate avvia le ‘consultazioni’: innesto o rimpasto in vista del Bilancio

Angelo D'Agate

Nel suo piccolo, anche il sindaco di Adrano fa le consultazioni.

Non gliele ha ordinate il Capo dello Stato Mattarella ma l’improrogabile esigenza di dare più vitalità – per usare un eufemismo – all’amministrazione da lui presieduta. A partire da lunedì’, Angelo D’Agate ha deciso di incontrare i consiglieri comunali che compongono l’assemblea cittadina e gettare le basi per un discorso di collaborazione che trovi un riscontro immediato nell’approvazione del Bilancio preventivo e poi prosegua per il resto della legislatura.
In una riunione preparatoria, tenutasi nei giorni scorsi, la rappresentanza politica che attualmente sostiene D’Agate si è riunita per parlare di una sorta di “operazione rilancio” dell’attività amministrativa. Al primo cittadino adranita e ai suoi collaboratori più stretti preoccupa il mantra che da mesi ormai passa di bocca in bocca tra gli adraniti: “Questo sindaco è peggio di Ferrante”. Alla riunione c’erano tutti, fatta eccezione per il consigliere Scardina. Il ‘modus operandi’ che D’Agate vorrebbe mettere in atto è quello di allargare ad altre forze politiche presenti in Consiglio per garantirsi un futuro dignitoso. “Salvare la sua poltrona non è certo il nostro interesse – commenta un esponente dell’opposizione – se il sindaco ha intenzione serie indichi una serie di punti programmatici importanti che diano un segnale a tutta la città”.
Alla porta del sindaco, in questi mesi, sono stati in tanti a bussare nella speranza di ricavarne un beneficio. Come il cane di Pavlov, se la campanella di un assessorato dovesse suonare, a tanti consiglieri la salivazione andrebbe a mille.
L’area Pd rappresentata da Adele Trovato non vede di buon occhio l’operazione allargamento.
Innesto oppure rimpasto, D’Agate pare deciso – pur con i suoi tempi lentissimi – a dare una mossa alla sua squadra. Se il ‘previsionale’ dovesse essere approvato nei tempi perentori indicati dal Commissario (e figurati se i consiglieri non lo votano, pur di non essere dichiarati decaduti) D’Agate vorrebbe avviare una serie di lavori di sistemazione delle strade per offrire a tutta la città – ormai fortemente sfiduciata ad appena un anno dalle elezioni – un segnale di ripresa.
D’Agate tende l’orecchio anche alle altre consultazioni, quelle vere che si stanno svolgendo a Roma e che potrebbero sortire buone notizie con un eventuale accordo tra M5S e Partito democratico. Sa benissimo, però, che la ‘ripartenza’ di fine anno della propria amministrazione è un bersaglio che va centrato se non vuole attirare gli strali di quanti temono che, ormai, nel Palazzo di via Aurelio Spampinato ci si preoccupa solo di tirare a campare.

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