Migranti, a Lampedusa notte n°16 per la ‘Open Arms’: in attesa dell’ok allo sbarco

Davanti a Lampedusa 134 migranti hanno trascorso la loro sedicesima notte a bordo della Open Arms da quando sono stati soccorsi, in attesa del via libera allo sbarco e delle possibili decisioni della Procura di Agrigento che ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona e violenza privata. Intanto la Guardia costiera ha fatto sapere che per quanto riguarda il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo “non vi sono impedimenti di sorta” allo sbarco. Lo ha comunicato il Comando Generale della Guardia Costiera ai ministeri dell’Interno, delle Infrastrutture e degli Esteri, sollecitando una risposta urgente.
Al Comando generale era arrivata una diffida dagli avvocati della Ong spagnola perché venga autorizzato l’ingresso della Open Arms nel porto dell’isola.
A bloccare la redistribuzione dei migranti di Open Arms e’ la mancata indicazione di un porto sicuro. A dirlo e’ la portavoce della Commissione europei per l’immigrazione. “Se non vi e’sbarco, non puo’ essere messa in atto una redistribuzione”, ha spiegato Tove Ernst, che ha aggiunto come normalmente la disponibilita’ di Paesi ad accogliere migranti sia uno snodo per l’individuazione di un porto di sbarco. Tra l’altro, hanno fatto notare fonti della Commissione, la distribuzione dei migranti presuppone uno schieramento fisico di Frontex, e cio’ e’ impossibile se non si conosce in quale porto dovra’ avvenire lo sbarco.
VIMINALE IMPUGNA DECISIONE TAR
Il Viminale ha dato mandato all`Avvocatura dello Stato di impugnare la decisione del Tar a proposito del divieto di ingresso in acque territoriali per la Open Arms. Lo si apprende da fonti del Viminale, aggiungendo che peraltro nessun Paese europeo ha avanzato passi formali in direzione dell`accoglienza degli immigrati a bordo, mentre l`Italia sta ancora aspettando che altri Stati mantengano la parola data e prendano in carico quanti promesso in passato.

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