di Salvo Italia
Le festività in onore del Santo concittadino Nicolò Politi, per Adrano, rappresentano non solamente un momento di solennità religiosa ma anche di spensierata distrazione e, perché no, di divertimento.
E’ festa. E ciò si addice nell’occasioni in cui si mettono da parte preoccupazioni, ansie, problemi e ci si immerge in un clima di pura evasione.
Cinque giorni di festività religiose. Tante? Proprio no. Vi si concentrano punti fondamentali e peculiari del cattolicesimo. San Pietro, scelto da Gesù come fondamento della Chiesa. Messo a capo del gregge di Dio, guida della Chiesa nascente. San Nicolò Politi, che nell’umiltà e povertà ha scelto di vivere intensamente ed esclusivamente in comunione con Dio. E per concludere, quasi a coronare e sintetizzare il mistero della salvezza attraverso i primi due Santi, la festa della Madonna della catena. Un culto che affonda le proprie radici in tempi remoti. Ricco di devozione e partecipazione popolare.
In quest’anno ricco di grazie, in occasione della festa del Santo eremita, la comunità ecclesiale adranita vedrà il neo vescovo di Lamezia Terme mons. Giuseppe Schillaci presiedere la messa pontificale che sarà celebrata oggi – 3 agosto – nella chiesa di Santa Lucia.
Ma passate le feste, giorno 6 agosto, ci risveglieremo come se nulla fosse successo? Si riprende il solito tran tran?
Sarebbe un peccato se si disperdesse la ricchezza spirituale e solidale che la città sta vivendo in questi giorni. Nelle settimane di preparazione agli eventi politici, si constata che esiste una larga parte della città non rassegnata e sfiduciata. Una città che si raccoglie e sa collaborare per realizzare momenti di forte intensità religiosa, spirituale e sociale. Tutte le comunità ecclesiali in moto. Nel citarne qualcuna si rischia di fare un torto a un’altra. Ma assistere alle prove dei canti del coro vicariale , formato da tutti i cori parrocchiali e corali, ha dato atto che occorre guardare con speranza al futuro di Adrano.
Un insegnamento da queste esperienze: solo la solidarietà può risollevare Adrano.
Foto di Antonio Gueli