Anche il Movimento 5 Stelle, forza d’opposizione in Consiglio comunale a Paternò, tuona contro l’aumento dell’addizionale Irpef deciso ieri dall’assemblea cittadina.
“E’ stata scritta l’ennesima brutta pagina nella storia di questa città ad opera di questa amministrazione – scrive in una nota il Movimento 5 Stelle -. Il sindaco, il vicesindaco, l’assessore Rau, in tempi non sospetti, grandi sostenitori dell’azzeramento dell’addizionale, oggi si permettono addirittura di proporre, sostenere e far votare un aumento della stessa tassa che fino a poco tempo fa era il loro cavallo di battaglia in campagna elettorale.
La cosa più grave è che qualche giorno fa è stato approvato un bilancio comunale con tutte le criticità che oggi sono oggetto del riequilibrio…”.
Per i pentastellati paternesi “…questi 580.000€, derivanti dall’aumento dell’addizionale, assomigliano tanto ad un prelievo bancomat direttamente dalle tasche dei cittadini, per andare a coprire le voragini, le falle, le nefandezze, compiute da questa Amministrazione.
“Se fossimo stati al governo di questa Città, non ci saremmo mai permessi di “mettere le mani” nelle tasche dei Cittadini – dichiara Marco Gresta, uno dei 3 consiglieri comunali – anzi, dal giorno dopo della riduzione decisa in Consiglio Comunale su nostra iniziativa, ci saremmo adoperati per reperire le somme in altro modo, agendo sui tanti sprechi che caratterizzano il nostro Comune.”
“Sarebbe bastato pagare le fatture dell’energia elettrica in tempo per non accumulare un debito di 180.000€ di soli interessi nei confronti del fornitore – continua Martina Ardizzone – eppure si è preferito reperire le somme in altro modo.”
“La cosa più avvilente è la totale discrepanza tra quanto detto dal sindaco in campagna elettorale e la realtà che ci circonda – conclude Claudia Flammia – per cui possiamo soltanto invitare i cittadini a notare che fino a dieci giorni fa questa maggioranza dichiarava dei conti nel bilancio di previsione 2019-2021. Cos’è cambiato in dieci giorni? Questi debiti fuori bilancio che determinano, ad oggi, lo squilibrio, sono venuti fuori nell’arco di una settimana? A noi sembra, più che altro, che tutto sia stato montato a dovere per poter riportare l’aliquota al massimo. ”