Funzionario regionale, maestro venerabile e “problem solver” per gli “amici” di Cosa nostra.
E’ Lucio Lutri, dipendente della Regione siciliana – assessorato Energia – uno dei soggetti fermati stanotte dal Ros nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Lutri – che e’ stato maestro venerabile della loggia “Pensiero e azione” di Palermo – secondo i pm “ha sistematicamente messo a disposizione della consorteria mafiosa la privilegiata rete di rapporti intrattenuti con altri massoni professionisti ed esponenti delle istituzioni”.
Lutri e’ indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. La rete di “conoscenze” (massoni) sembrerebbe non avere limiti, anche tra le maglie delle istituzioni. In una intercettazione del 30 settembre 2016, il “maestro venerabile” dice: “Noi abbiamo bisogno di sapere con chi ti interfacci non solo come legale… cioe’…chi e’ il magistrato che segue l’operazione… va bene?… per noi e’ importante avere il riferimento del Giudice… va bene ?
Perche’ l’interlocuzione non e’ solo attraverso con il Giudice non e’ solo attraverso l’avvocato e’ attraverso altri canali per cui mi interessa capire chi sono i Giudici con i quali ti sei interfacciato o che hanno seguito questa cosa ci sono altre persone che sanno come muoversi l’operazione che noi dobbiamo fare e’ quella di eh quanto piu’ possibile ritardare questa cosa e arrivare ai giudici in maniera diversa””, “. Le indagini della Dda di Palermo – guidata da Francesco Lo Voi – sono coordinate dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Claudio Camilleri, Alessia Sinatra e Calogero Ferrara.