“Prometto di prendermi cura di me e degli altri due astronauti”.
Con queste parole Luca Parmitano ha salutato il direttore generale dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Jan Worner, l’ultima persona con cui ha parlato prima di entrare nella navetta Soyuz, su cui sta volando verso la Iss.
A raccontarlo all’Agi e’ lo stesso Worner, subito dopo il lancio dal cosmodromo di Baikonur: “Gli ho ricordato che la cosa piu’ importante e’ che si prenda sempre cura di se’, qualunque cosa faccia, e lui mi ha risposto ‘te lo prometto, ma mi prendero’ cura anche degli altri due astronauti'”.
“Questo e’ tipico di Luca”, ha aggiunto Worner, “poi e’ salito sulle scale e in italiano gli ho detto ‘forza Luca!’ e lui mi ha risposto ‘yes'”.
“E’ stato un lancio incredibile e molto emozionante”, ha continuato il numero uno dell’Esa, “tutto e’ andato perfettamente, ma ora ci sono ancora diversi passaggi da compiere, non vedo l’ora di vedere quello che Luca fara’ nello spazio”.
Parmitano, astronauta dell’Esa, e’ partito verso la Stazione spaziale internazionale con il cosmonauta di Roscosmos Alexander Skvortsov e con l’astronauta della Nasa Andrew Morgan. Dai primi di ottobre, assumera’ il ruolo di comandate della Iss, una prima assoluta per un italiano.
La Soyuz con a bordo l’astronauta italiano nato a Paternò viaggia verso la Stazione Spaziale Internazionale e accanto all’astronauta europeo, per realizzare nuove sfide in orbita, siedono anche il cosmonauta russo Alexandr Skvortsov e l’astronauta statunitense Andrew Morgan. Ma non sono gli Usa, la Russia o l’Europa rappresentata dai suoi diversi Paesi, a raggiungere nuovi obiettivi nello spazio. Solo sulla Iss, infatti, operano con Nasa (Usa) e Rka (Russia), tutte le agenzie spaziali correlate all’Esa, tra cui l’Agenzia Spaziale Italiana. Non solo. Sul primo avamposto umano nello spazio sono presenti il Giappone con la Jaxa ed il Canada con la Csa-Asc. A livello europeo, coinvolti in attività spaziali si schierano i 22 Stati Membri dell’Agenzia Spaziale Europea, nella quale non confluiscono però tutti paesi dell’Unione. A fare parte dell’Esa, infatti, sono Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria. Nel panorama delle attività spaziali mondiali, il fronte asiatico è quello che sta coprendo in velocità nuovi traguardi. A cominciare dalla Cina che, seppure è entrata nella corsa per la conquista dello spazio appena nel 1970, con il lancio del Lunga Marcia-1, ora è tra i maggiori paesi impegnati in attività in orbita, tra i più attivi a mandare astronauti nello spazio e tra i paesi impegnati a progettare il ritorno alla Luna. Tra i paesi coinvolti in attività spaziali ci sono, a diverso livello, anche l’Indonesia, il Brasile e l’India e ora anche Israele che ha appena mandato un proprio mini rover sulla Luna. Infine, nella corsa alle missioni in orbita stanno entrando in scena anche gli Emirati Arabi.