“Parmitano sono”: l’addio dell’astronauta siciliano allo scrittore Camilleri

Un ricordo commosso dello scrittore siciliano Andrea Camilleri, morto ieri a 93 anni, arriva dall’astronuata suo conterraneo Luca Parmitano, in quarantena in Kazakhstan prima della partenza per la missione Beyond dell’Esa, prevista per sabato.
“Nonostante sia qui nel deserto, sotto questo sole bianco e accecante mi raggiunge la notizia della fine (e l’inizio) del tuo viaggio, tra mille pensieri che mi attraversano la testa pensando al mio- scrive Parmitano in una serie di tweet- Avrei tanto voluto incontrarti, e ascoltare la tua voce graffiata da mille sigarette, che mi ricordava quella di mio nonno… Questo sole bianco, oggi, non mi rallegra. La polvere che si solleva con il vento perenne del deserto ha lo stesso sapore della sabbia siciliana. Mi va anche negli occhi, e quindi e’ normale che mi esca qualche lacrima, no? Se incontrassi oggi il tuo Montalbano, mentre passeggia al mattino sulla sabbia della nostra terra, probabilmente lo vedrei uggioso, con i cabbasisi girati, nonostante il bel tempo”.
“Saprei che oggi non e’ jurnata- prosegue Parmitano in siciliano, lingua scelta da Camilleri per il ‘suo’ commissario-, megghiu non profferire parola. Lo saluterei solo con un cenno del capo – lui Salvo, io Luca Salvo – tanto ci siamo capiti. Poi lo lascerei alla sua nuotata, lui a immergersi nei suoi pinse’ri, io gia’ perso nei miei. Ciao Andrea”.

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