Lo scorso inverno hanno preso di mira bar e distributori del territorio. Il quartetto delle rapine è finito in manette grazie alle indagini della Polizia di Stato che ha arrestato Vincenzo D’Agate, 27 anni, Antonino D’Agate, 31, Gaetano D’Agate, 33, e Alexandro Alfio Sciuto, 33, in esecuzione del provvedimento applicativo di misura cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di rapina, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco.
Le indagini svolte dal personale del commissariato di Adrano e della Squadra Mobile di Catania hanno avuto inizio a seguito di una serie di rapine perpetrate, lo scorso inverno, ai danni di esercizi commerciali (stazioni di servizio e bar) di Adrano, da alcuni malviventi armati di pistola.
Gli accertamenti esperiti dal personale del predetto commissariato hanno consentito di individuare una delle autovetture utilizzate per la commissione delle rapine nonché il suo utilizzatore, in Vincenzo D’Agate dimorante Regalbuto (EN).
Le investigazioni hanno permesso di accertare come Vincenzo D’Agate insieme con i fratelli Antonino e Gaetano si sia reso responsabile di almeno due rapine. Una commessa 26 febbraio 2019 ai danni di un distributore di carburanti di Adrano che ha fruttato un bottino di 290 euro e l’altra commessa 27 marzo 2019, ai danni di un bar del medesimo comune che ha fruttato un bottino di 200 euro.
I tre malviventi potevano fare affidamento sulla collaborazione di Alexandro Alfio Sciuto che custodiva l’arma utilizzata per commettere le rapine.
In base agli elementi di prova raccolti a Vincenzo e Antonino D’Agate il Gip ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere.
A Gaetano D’Agate e Alexandro Alfio Sciuto quella degli arresti domiciliari.