Stromboli, il vulcano torna tranquillo. Nave al largo per i soccorsi: “E Ginostra sembra una zona di guerra” (VIDEO)

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Notte tranquilla allo Stromboli dove ieri violente esplosioni, con espulsione di materiale incandescente, avevano provocato incendi e dove soprattutto ieri era morto un escursionista 35enne di Milazzo ed era rimasto lievemente ferito un amico. Il vulcano, continuamente monitorato, al momento fa registrare parametri nella normalità. Restano mobilitati le squadre della Protezione civile regionale e dei vigili del fuoco, nonché i canadair.
Poco al largo resta una nave allestita per eventuale evacuazioni, dotata di viveri e materiale di pronto soccorso. Qui sotto vi proponiamo un video dell’esplosione di ieri.
”Ginostra sembra una zona di guerra, è l’area più colpita, completamente ricoperta da detriti e pomice nera”. A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di Lipari, Pietro Giorgianni, rientrato nella notte da Stromboli e Ginostra dopo l’eruzione che ieri ha seminato il panico ed è costata la vita a un giovane escursionista di Milazzo. Nella notte ci sono state piccole scosse, avvertite dalla popolazione ma che non hanno creato danni. ”La situazione è sotto controllo dice il primo cittadino – e sta tornando lentamente alla normalità ma c’è ancora molta paura e preoccupazione”. Durante la notte un vasto incendio ha tenuto in apprensione gli abitanti di Stromboli. ”Era comunque lontano dal centro abitato” precisa il primo cittadino. Intanto a Ginostra, da ieri al buio, è stata ripristinata l’energia in metà del paese. ”I tecnici di Enel sono di nuovo al lavoro stamattina per cercare di normalizzare la situazione”. A Ginostra in tanti, soprattutto i residenti, hanno preferito, però, non lasciare le loro case. ”Non ci sono state evacuazioni, abbiamo messo a disposizione diversi mezzi per chi volesse allontanarsi volontariamente dalle isole. Per garantire la loro tranquillità più che per un reale pericolo per la loro incolumità”, conclude il sindaco.
Pur rientrati nella norma i parametri dello Stromboli dopo l’eruzione di ieri, restano in azione vigili del fuoco e canadair per spegnere gli ultimi focolai provocati dai lapilli ‘sparati’ dalla bocca del vulcano. I
mezzi aerei si sono concentrati sulle aree più impervie dell’isola eoliana. La zona più colpita ieri era stata Ginostra, compresa l’area di Punta dei Corvi dove era stato trovato nel pomeriggio il cadavere del 35enne di Milazzo Massimo Imbesi, probabilmente rimasto intrappolato dalle fiamme e stordito dal fumo. Anche per molti residenti, soprattutto ristoratori e albergatori, l’emergenza e’ finita, come spiegano in tanti anche per tranquillizzare tutti dopo che ieri molti turisti erano andati via in direzione di Milazzo e della Calabria a bordo di traghetti e aliscafi.
FAMIGLIA TOSCANA LASCIA TUTTO
La grande paura per l’eruzione del vulcano Stromboli, la fuga da Ginostra senza gli effetti personali e l’arrivo a Milazzo alla ricerca di un posto dove trascorrere la notte. È quanto accaduto a una famiglia toscana che si trovava in vacanza sull’isola delle Eolie e che dopo l’eruzione di ieri ha deciso di abbandonare tutto, bagagli compresi, e fuggire verso la terraferma. Padre, madre e figlioletto di undici anni fanno parte delle settanta persone che hanno lasciato Ginostra a bordo di uno dei mezzi messi a disposizione dalla Liberty Lines, compagnia di navigazione che effettua i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori. Giunta a Milazzo la famiglia toscana è stata ospitata in una struttura a spese della stessa compagnia. “Il nostro è stato un gesto di umana cortesia verso chi ha vissuto una brutta esperienza – osservano da Liberty Lines -. Un gesto che rientra nella nostra mission”.

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