Resta ancora chiuso il distaccamento dei Vigili del fuoco di Paternò per mancanza di personale: in tre settimane i cancelli della caserma di contrada Santa Marina sono rimasti chiusi una decina di volte. Ciò vuol dire che per un turno di 12 ore, i pompieri del distaccamento territoriale non sono presenti.
Altri distaccamenti della provincia di Catania restano chiusi vedi il caso di Adrano o Catania Nord e Catania Sud.
Il caso della non operatività della caserma dei vigili del fuoco di Paternò è diventato con il passare delle settimane una quotidianità. Gli uomini del distaccamento paternese devono gestire le emergenze in almeno otto comuni: oltre la città di Paternò, i pompieri sono chiamati ad intervenire nei comuni di Belpasso, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Motta Santa Anastasia, Castel Di Judica, Ramacca e Raddusa, nonchè in parte dei territori di Nicolosi e Camporotondo Etneo. Nelle 12 ore di “non operatività” della caserma di Paternò, nei comuni in cui solitamente intervengono gli uomini del 115 paternese arrivano i vigili dei distaccamenti o di Adrano o “Catania Nord(San Giovanni Galermo) o dalla centrale (Via Cesare Beccaria-Catania).
Il distaccamento paternese è sottodimensionato perché i componenti di una squadra dei pompieri in servizio a Paternò – meno di un mese addietro – sono rimasti coinvolti in un incidente stradale: tre vigili del fuoco sono rimasti feriti e ne avranno per oltre 20 giorni.
In sostanza il comando provinciale etneo, perennemente sotto organico, non ha altre unità che possono rimpiazzare nel periodo della convalescenza i tre uomini infortunati. Per non parlare poi delle carenze legate al periodo estivo, nel quale a turno i pompieri usufruiscono dei giorni di ferie.
A denunciare lo stato di disagio sono i sindacati di categoria dei Vigili del fuoco, in particolare Conapo e Usb.