Donne impiegate nei campi per otto ore al giorno e con una paga decurtata del 50% rispetto a quella prevista dal normale contratto nazionale di lavoro. È la scoperta fatta dai carabinieri del Nil di Catania e della stazione di Licodia Eubea, che hanno arrestato in flagranza un 50enne ritenuto responsabile di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Il ‘caporale’ è stato sorpreso alla guida di un Fiat Ducato con a bordo otto donne, tutte di nazionalità albanese tra i 30 e i 40 anni, di cui solo una in regola con il permesso di soggiorno mentre le altre erano entrate in Italia per ragioni turistiche e per questo non impiegabili in attività lavorative. Le donne stavano per essere trasportate in un vigneto per iniziare la giornata lavorativa. I militari hanno scoperto anche un’agenda con nomi e cifre riferiti al pagamento degli stipendi alla manovalanza.: “È la prova che l’uomo fungesse da intermediario tra i proprietari terrieri e le braccianti”, sostengono i carabinieri. La “trattenuta” del 50% sarebbe stata “incamerata dal capitale”. I carabinieri, inoltre, hanno scoperto quattromila euro in contanti, ritenuti provento dell’attività dell’uomo. Il mezzo, l’agenda e il denaro sono stati sequestrati, mentre il 50enne è ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.