A Paternò anche le conferenze stampa vengono, per così dire, ispezionate. Passi per gli incendi che divorano aree di primaria rilevanza archeologica, passi per i continui raid vandalici che devastano aree e locali incustoditi della città. Se c’è una conferenza stampa indetta da qualcuno – in questo caso l’Archeoclub – che intende esporre fatti e denunciare una situazione illegale, uomini e mezzi si trovano. E’ l’ultima ‘alzata d’ingegno’ dell’amministrazione: non sapendo come affrontare le questioni, punta in maniera più sbrigativa a “silenziare” le notizie. Mettere in circolo quelle cattive è cosa assai sgradita ai vertici dell’amministrazione. Se proprio vogliono, liberi cittadini, associazioni e giornalisti – soprattutto i giornalisti – possono partecipare al “Truman Show” già preordinato e senza sorprese mandato in scena sotto le direttive del regista, il sindaco Nino Naso.
Per andare a ‘controllare’ la conferenza stampa indetta dall’Archeoclub “all’aria aperta” sull’area della Collina storica, stamattina si è scomodato perfino il Comandante dei Vigili urbani, affiancato da due suoi colleghi. Al vice presidente dell’Archeoclub, avv. Paolo Di Caro, e all’avv. Carmelo Tirenna (dell’ufficio legale della stessa associazione) il Comandante La Spina ha spiegato che la conferenza stampa non era stata autorizzata. Ma una conferenza stampa (c’è bisogno di dirlo?) non è mai autorizzata da nessuno. La si indice per rendere pubbliche notizie e informazioni sulle questioni più disparate.
Sbigottiti da quanto stava accadendo, tutti quelli che stamattina erano lì per assistere all’incontro – giornalisti di varie testate e altri professionisti – hanno temuto di far parte di una radunata sediziosa che, com’è noto, è un reato punito con l’arresto fino ad un anno.
Il clima canaglia e l’ostilità nei confronti di quanti hanno un’opinione diversa dal pensiero corrente, oggi a Paternò hanno fatto segnare il punto più basso della democrazia.