L’operazione della Guardia di Finanza, denominata “Isola Bella” ha fatto luce sugli affari di un’agguerrita compagine criminale mafiosa, quella dei Cintorino, collegata alla famiglia mafiosa catanese dei Cappello. Le indagini hanno attestano come il clan Cintorino sia particolarmente radicato e attivo nella propria roccaforte storica di Calatabiano e opera ancora sotto l’egida di Mario Pace, storico componente del clan Cappello gia’ condannato all’ergastolo che, durante i permessi premio, organizzava summit, dava disposizione e ribadiva la propria egemonia. Cosi’ Carmelo Porto (principale referente del gruppo), nel riferire alla compagna l’esito di uno di tali incontri, riportava quanto detto da Pace: “Io vi ammazzo, dicci a Mario e Carmelo Spinella a Calatabiano comando io, Mario Pace; trent’anni fa io ho fatto Calatabiano, ed io comando li’, neanche Nino, Nino ha il 41, fagli fare il 41 io ho fatto le discussioni, Calatabiano e Giardini ci sono io”. Figura apicale del clan Cintorino e’ Carmelo Porto che riveste il ruolo di reggente fino alla scarcerazione di altro esponente storico:
Salvatore Trovato, il quale, dopo circa un ventennio di detenzione, ha ripreso le redini del gruppo. Figura di grande spessore e’ quella di Gaetano Di Bella, incensurato che fa da tramite tra la famiglia catanese Cappello e Carmelo Porto.
Le indagini hanno fatto emergere numerose vicende estorsive, prova del radicato controllo territoriale operato dai Cintorino a Calatabiano. Altra fonte significativa di introiti per il clan, il traffico di cocaina, hashish e marijuana, con stabili canali di rifornimento, che hanno permesso ai Cintorino di superare i danni causati dai sequestri operati dalla Guardia di Finanza nel corso delle indagini. Non mancano, infine, episodi di usura particolarmente gravi, con tassi di interesse dal 120% al 450% annuale. Il clan ha dimostrato di saper affiancare alle classiche attività estorsive, di usura e di spaccio di stupefacenti, la concreta propensione a insinuarsi tra le iniziative imprenditoriali piu’ redditizie e visibili del territorio di competenza, con particolari proiezioni nel territorio della provincia di Messina, come Giardini di Naxos e Taormina, località particolarmente appetibili, sia per il controllo delle attività turistiche, sia per investire i proventi illeciti in attività imprenditoriali riconducibili al clan.
Particolarmente significativo delle mire espansionistiche in quelle localita’, e’ il tratto della conversazione tra Di Bella e il suo interlocutore Marcello Rocco (anche questi destinatario di misura cautelare): “Ma tu devi stare a Taormina!”, diceva Di Bella. E Rocco: “quanto ci stanno i carabinieri a sapere le cose..?”. Di Bella: “E lo so, pero’ c’e’ Taormina, c’e’…!”. “Naxos”, riprendeva Vella. “C’e’ tutto un giro va…!”, diceva l’altro, cui Rocco rispondeva:
“Taormina, Giardini, certo Letojanni”. “Il Giro c’e’ ed e’ grande”, era sicuro Di Bella.
Da anni ormai le escursioni turistiche effettuate da piccoli imprenditori, nel tratto di mare antistante Isola Bella di Taormina, con barche da diporto, erano oggetto di pesanti infiltrazioni mafiose. Chi esercitava l’attivita’ di noleggio di mezzi di trasporto marittimo, operanti nel famoso specchio d’acqua erano, infatti, costretti a cedere quotidianamente una parte dei loro guadagni.
Un’attivita’ condivisa con esponenti della famiglia Santapaola-Ercolano, il cui referente sul posto era Salvatore Leonardi. Era stato siglato tra i gruppi criminali un patto per la spartizione dei proventi. Al fine di evitare contrasti nel corso della stagione turistica estiva, che avrebbero danneggiato gli affari, Di Bella e Trovato (dietro le direttive di Mario Pace ed il controllo operato dai figli Antonio e Giuseppe Pace, che eseguivano sopralluoghi e ne rendicontavano l’esito al genitore durante i colloqui in carcere) insieme a Turi Leonardi, avevano stipulato un accordo in ragione del quale avrebbero diviso gli incassi (e anche le spese) in tre parti, una per i mafiosi del clan Cappello-Cintorino, una per il clan Santapaola-Ercolano, e una terza per gli imprenditori estorti.
Il controllo delle attivita’ e’ radicale, anche la sostituzione di un’imbarcazione in avaria non poteva essere disposta dall’imprenditore estorto se non previa autorizzazione del clan mafioso di riferimento. Era Salvatore Leonardi a minacciare l’affondamento delle imbarcazioni qualora il patto di spartizione degli introiti non fosse stato rispettato come concordato tra i due clan rivali. Il giro di affari era notevole, cosi’, Di Bella e Pasqualino Bonaccorsi (anch’egli affiliato al clan Cintorino), effettuando una stima dei profitti realizzabili attraverso il controllo delle imbarcazioni, per la stagione estiva, prevedevano di introitare, in media, 20 mila euro al giorno da dividere in tre parti.
E ambiziosi erano i progetti imprenditoriali, come aprire attività commerciali, intestate a incensurati, reimpiegando in tal modo capitali illeciti. La realizzazione di tali progetti imprenditoriali è alla base dei sequestri operati a carico della società di noleggio acquascooter, del lido Recanati beach e del Bar Etoile a Giardini di Naxos. “La corposa investigazione della Guardia di finanza di Catania, diretta da questa procura distrettuale – afferma la Dda di Catania – ha disvelato l’allarmante radicamento mafioso nel tessuto economico-imprenditoriale-sociale dei territori di Calatabiano e Giardini Naxos; un’infiltrazione subdola e perniciosa che soffocava il libero esercizio di imprese inquinando il settore turistico, prioritario per la locale economia”.
Destinatari della custodia cautelare in carcere:
1. BONACCORSI Pasqualino (Catania, 28/10/1983), associazione a delinquere di tipo mafioso, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti;
2. BRUCATO Agnese (Catania, 23/02/1969), associazione a delinquere di tipo mafioso;
3. CALABRO’ Domenico (Taormina, 20/02/1995), traffico di sostanze stupefacenti;
4. CICIRELLO Fortunato (Catania, 03/08/1969), associazione a delinquere di tipo mafioso;
5. D’ARRIGO Giuseppe traffico e spaccio di sostanze stupefacenti con aggravante
“mafiosa”;
6. DI BELLA Gaetano (Catania, 27/09/1960) associazione a delinquere di tipo mafioso,
traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e usura con aggravante “mafiosa”;
7. DI STEFANO Rosario Pietro Paolo (Catania, 29/06/1960), associazione a delinquere di
tipo mafioso;
8. FRANCO Luigi (Taormina, 12/09/1988) associazione a delinquere di tipo mafioso,
traffico e spaccio di sostanze stupefacenti con aggravante “mafiosa”;
9. GRILLO Gaetano (Catania, 01/12/1968), associazione a delinquere di tipo mafioso;
10. LEO Giuseppe (Taormina, 06/10/1985), traffico di sostanze stupefacenti;
11. LEONARDI Salvatore (Castiglione di Sicilia, 02/01/1968), traffico e spaccio di sostanze
stupefacenti, estorsione, intestazione fittizia di beni con aggravante “mafiosa”;
12. MACRI’ Silvestro (Taormina, 19/11/1989), traffico e spaccio di sostanze stupefacenti
con aggravante “mafiosa”;
13. MESSINA Giuseppe (Taormina, 16/02/1983), traffico e spaccio di sostanze stupefacenti,
con aggravante “mafiosa”;
14. MOSCATT Mario (Catania, 18/08/1955), spaccio di sostanze stupefacenti, usura con
aggravante “mafiosa”;
15. MUZZIO Paolo (Catania, 04/12/1975), rapina;
16. PACE Antonio (Catania, 20/08/1989), associazione a delinquere di tipo mafioso,
estorsione con aggravante “mafiosa”;
17. PACE Giuseppe (Catania, 01/04/1988), associazione a delinquere di tipo mafioso,
estorsione con aggravante “mafiosa”;
18. PACE Mario (Catania, 06/11/1959), associazione a delinquere di tipo mafioso, traffico e
spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione con aggravante “mafiosa”;
19. PISTORIO Francesco (Catania, 22/10/1980), spaccio di sostanze stupefacenti con
aggravante “mafiosa”;
20. PORTO Carmelo (Catania, 03/10/1957), associazione a delinquere di tipo mafioso,
traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione con aggravante “mafiosa”;
21. PORTO Francesco (Catania, 15/12/1991), rapina;
22. ROCCO Rino Marcello (Centuripe, 16/01/1959), associazione a delinquere di tipo
mafioso, spaccio di sostanze stupefacenti con aggravante “mafiosa”;
23. SCALORA Gaetano (Calatabiano, 25/02/1963), associazione a delinquere di tipo mafioso.
24. SCIACCA Damiano (Taormina, 20/10/1986), spaccio di sostanze stupefacenti, con aggravante “mafiosa”;
25. SORRENTINO Emanuele (Salerno, 19/03/1973), associazione a delinquere di tipo mafioso, rapina, usura;
26. TROVATO Sebastiano (Calatabiano, 07/02/1953) associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione con aggravante “mafiosa”.
Destinatari della misura degli arresti domiciliari
27. BONACCORSI Carmelo (Taormina, 01/08/1976), spaccio di sostanze stupefacenti;
28. CARDILLO Arianna (Taormina, 20/02/1996), spaccio di sostanze stupefacenti con
aggravante “mafiosa”;
29. COLOSI Emmanuela (Taormina, 30/04/1983), traffico e spaccio di sostanze stupefacenti
con aggravante “mafiosa”;
30. COLOSI Francesca (Taormina, 30/04/1983), traffico e spaccio di sostanze stupefacenti
con aggravante “mafiosa”;
31. TIMPANARO Giuseppe (Catania, 24/07/1961), estorsione con aggravante “mafiosa”.
ELENCO ATTIVITA’ SOTTOPOSTE A SEQUESTRO PREVENTIVO FINALIZZATO ALLA CONFISCA
Attività economiche di Salvatore LEONARDI (“Turi do Mitogio”).
1. LUXURYJET- SKY S.R.L., partita IVA 03460310836, avente a oggetto il “noleggio di acquascooter” e il noleggio senza equipaggio di imbarcazioni da diporto, con sede in Giardini Naxos (ME), Via Bruderi n.4, attiva dal 06.04.2017, ultimo volume d’affari dichiarato anno 2017 € 18.000, valore commerciale di euro 100.000.
24. LEONARDI SCAVI SRLS, partita IVA 05248170879, avente a oggetto “attività di edilizia in genere per conto proprio o altrui”, con sede in Castiglione di Sicilia (CT) via Comunale n. 60, costituita dal 28.01.2015(inattiva), ultimo volume d’affari dichiarato anno 2017 €. 13.000, valore commerciale di euro 100.000.
25. LIDO RECANATI DI NICOLA D’ANGELO, partita IVA 02541550832, avente a oggetto “gestione di stabilimenti balneari”, con domicilio fiscale in Giardini Naxos (ME) via Umberto n. 17 e sede di esercizio in Giardini Naxos (ME) Contrada Pietre Nere n. 15, inizio attività dal 23.09.2003, ultimo volume d’affari dichiarato anno 2017 €.50.000, valore commerciale di euro 500.000.
Attività economiche di Carmelo PORTO.
4. D.I. PORTO SALVATORE, partita IVA 05606490877, esercente l’attività di “gelateria e pasticcerie”, domicilio fiscale in Calatabiano (CT) Traversa I di via Pirato n. 18 e sede e luogo di esercizio in Giardini Naxos (ME) via Consolare Valeria n. 90, inizio attività dal 02.02.2019, ultimo volume d’affari dichiarato non disponibile, valore commerciale di euro 500.000.