Ridiamo allegria: il gioco di parole non ha solo l’obiettivo di divertire ma anche quello di rassicurare. Ridiamo è prima persona plurale dei verbi ‘ridere’ e ‘ridare’. Ridiamo allegria è la promessa fatta dall’attore catanese Sandro Vergato – un uomo, mille personaggi – al proprio pubblico che lo segue da anni. Assieme a Roberta Pennisi e Corrado Sillitti, Vergato firma uno spettacolo che ha costruito come una pozione alchemica.
A volte pagheremmo una fortuna per poter sorridere, “Ridiamo Allegria” è l’occasione per non lasciarsi sfuggire questa occasione. Questa estate troverete il trio di “Ridiamo Allegria” in giro per le piazze siciliane.
Al ‘Fregoli’ catanese Sandro Vergato, il Corriere Etneo ha fatto alcune domande:
Oggi chi e che cosa riescono a ridare allegria alla nostra vita?
Ognuno di noi ha una propria esigenza di allegria. Come una dieta personalizzata che tiene conto dei bisogni individuali.
Per me l’allegria è un’ indispensabile energia rigenerante che mi fa da bussola per seguire la direzione verso il vero senso della vita.
È una sorta di sistema ottico che mi permette di vedere le cose della vita da una prospettiva più autoironica che mi ricorda la consapevolezza della nostra dimensione non materiale ma spirituale.
Non a caso tanti uomini illuminati di grande spessore spirituale erano dotati di un grande senso dell’umorismo. C’è, infatti, un nesso non solo etimologico, che lega Spirito, spirituale e uomini Spiritosi.
Pochi giorni fa, al concerto di debutto a San Siro, Vasco Rossi ha detto in una intervista: “Stiamo attraversando un brutto periodo, canto per allietare e distrarre chi viene a sentirmi”.
La scrittura di uno spettacolo comico risente sempre dei tempi in cui si vive?
Sicuramente per scrivere uno spettacolo comico è necessario orientare le antenne verso la realtà attuale. Ascoltare e osservare il presente ci consente di fotografare il nostro tempo e di renderlo riconoscibile a chi assiste.
Il pubblico più si identifica in situazioni assimilabili alla propria vita e più si appassiona lasciandosi coinvolgere. E poi si lascia un divertente album storico per le generazioni future. Ogni epoca ha le sue bizzarrie, specchio riflesso della sua essenza.
Nel tuo nuovo spettacolo ritroviamo alcuni personaggi storici. C’entra il fatto che, talvolta, riusciamo a ridere solo se abbiamo accanto qualcuno di cui ci fidiamo veramente?
I personaggi presenti nello spettacolo raccontano dal proprio punto di vista ciò che hanno bisogno per essere allegri e cosa riescono a dare agli altri in termini di allegria. La loro familiarità con il pubblico sicuramente avvalora la loro credibilità e rassicurano chi li segue perché ognuno di loro è coerente e fedele al proprio cliché esistenziale. E questo li rende decisamente rassicuranti.
Nella locandina del tuo spettacolo si scopre che non sei da solo sul palcoscenico. Ti affiancano altri due artisti.
Con i due artisti che mi pregio avere accanto sul palco, abbiamo in comune la poliedricità. Anche loro, infatti, portano sulla scena diversi tipi di performances.
Roberta Pennisi è una delle ultime vere soubrette italiane, anche se in verità è di origine slava. Canta, balla, e si esibisce in spettacolari numeri di teatro da strada.
Corrado Sillitti è stato definito da Rudy Zerbi a Canale 5 come l’orchestra più economica del mondo per la sua ecletticità nel suonare in maniera sorprendente dal sax alla chitarra, dalla fisarmonica all’armonica a bocca e, udite udite, finanche il pianoforte di spalle.
Numero per il quale volta per volta si guadagna la standing ovation.
Insomma insieme abbiamo messo su il varietà più conveniente della storia. Siamo in tre ma facciamo per 23, una bella fortuna per gli organizzatori.