Gravina di Catania, “Toretto” il pusher finisce in manette: acquirenti lo chiamano in causa

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato il 24enne catanese Andrea Florio, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo, in ordine ai reati di: spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché lesioni personali aggravate.
Le indagini, coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Catania, hanno fatto piena luce sull’attività illecita posta in essere dall’odierno indagato dal mese di novembre 2018 fino allo scorso mese di marzo.
Tutto ha avuto inizio il 10 novembre 2018 quando i militari del Nucleo Operativo, nell’eseguire un servizio antidroga a Mascalucia, fermarono due presunti acquirenti mentre erano in attesa del pusher (il Florio). Circostanza confermata pochi attimi dopo quando lo spacciatore si materializzò sul posto a bordo di uno scooter sprovvisto di targa. Questi, all’alt impostogli da uno degli operanti, invece di ottemperarvi investì prima il militare che gli aveva ordinato di fermarsi, per poi, a tutta velocità, scagliarsi contro un altro carabiniere giunto a dar manforte al collega.
A quel punto, pur se a conoscenza dell’identità del giovane, si preferì approfondire le attività criminali del soggetto monitorandone spostamenti ed abitudini, evidenziando così un vasto di giro di clienti (tra i quali diversi minorenni) che erano soliti acquistare droga dall’indagato. Come peraltro dimostrarono gli investigatori che, in maniera certosina, misero alle strette gli acquirenti che non poterono far altro che confermare la fonte di approvvigionamento della droga (marijuana).
Singolare come gli assuntori fermati, durante i numerosi servizi eseguiti post cessioni, conoscessero lo spacciatore con l’appellativo di “Toretto” (Dominic Toretto personaggio immaginario della serie di film “Fast and Furious” sprezzante a leggi e amante della velocità).
Il quadro probatorio raffigurato dagli investigatori non ha lasciato alcun dubbio al giudice che, su proposta del magistrato titolare dell’indagine, ha emesso la misura restrittiva.
L’arrestato è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.