Ragusa, mamma faceva prostituire la figlia di 13 anni: Polizia arresta 5 persone

Una storia di degrado e in cui emerge la giovinezza violata di una bambina e una corte di aguzzini che si approfittavano di lei. A partire dalla madre.

Arrestata la donna, una rumena, il cosiddetto fidanzato della bambina (un marocchino di 30 anni), un amico di quest’ultimo, stessa nazionalita’ e due italiani, 61 e 89 anni (quest’ultimo ai domiciliari). L’operazione “Greenhouse” coordinata dalla Procura di Catania è partita dalle indagini della Squadra mobile che nel corso di controlli finalizzati al contrasto del caporalato, aveva notato che quella bambina aveva degli atteggiamenti che non erano adeguati alla sua età. E approfondendo la storia familiare della ragazzina, il quadro che si è presentato agli inquirenti è apparso agghiacciante:
la bambina era solita avere rapporti sessuali con uomini molto più grandi di lei, anche novantenni. Il tutto accadeva nelle campagne di Acate. La ragazzina consumava rapporti sessuali con braccianti agricoli nord africani, rumeni e italiani. Qualche volta conosceva quegli uomini nelle serre dove nonostante l’età, lavorava o in qualche locale. Poi le intercettazioni, tra la bambina e la mamma, e la scoperta: la piccola aveva rapporti sessuali con uomini di ogni età. Era spesso la mamma ad accompagnarla in casa di un anziano (89 anni che è ai domiciliari) per il quale faceva la domestica: per avere generi di prima necessità, un letto in cui dormire o la possibilità di lavarsi, l’anziano si appartava con la bambina alla quale chiedeva prestazioni sessuali. Una bambina che veniva concessa anche ad altri uomini. Uno di questi, un sessantunenne italiano, pretendeva di avere ‘l’esclusiva’ della bambina perchè aveva concesso a madre e figlia la sua casa al mare.
Nelle ultime settimane aveva intessuto una relazione sentimentale con un marocchino di 30 anni. L’operazione è scattata quando la Mobile ha compreso che la ragazzina aveva intenzione di denunciare uno degli uomini e su disposizione della Procura della Repubblica è stato eseguito un intervento d’urgenza. La bambina è stata affidata ad un centro specializzato e una donna della Polizia di Stato insieme ad una psicologa, hanno ascoltato il durissimo racconto della piccola.
Una bambina ignara della vita normale di una ragazzina della sua età, senza alcun risentimento nei confronti della madre.

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