Paternò, #DB fa il punto sulla Metropolitana: “Non escluda porzioni di territorio”

Conferenza programmatica, ieri pomeriggio a Paternò, organizzata dal gruppo di “Diventerà Bellissima”, con in testa il deputato regionale Giuseppe Zitelli, per tornare a parlare di metropolitana; per focalizzare l’attenzione sull’importante opera, che attende, ad oggi, un unico, importante finanziamento per completarsi nella sua seconda fase: quello relativo al tratto Paternò-Piano Tavola. Snodo centrale, la cui realizzazione resta prioritaria per permettere alla mobilità extraurbana del territorio da Adrano, attraverso Paternò e Misterbianco, di raggiungere agevolmente il capoluogo etneo. Presenti all’incontro, tra gli altri: gli assessori regionali, Marco Falcone e Ruggero Razza; i deputati regionali, Gaetano Galvagno, Giovanni Bulla e Alfio Papale; i sindaci del comprensorio; il direttore generale della Fce, l’ingegnere Salvatore Fiore; il coordinatore provinciale di Diventerà Bellisima, Francesca Catalano; i consiglieri comunali di Diventerà Bellissima, Anthony Distefano e Giuseppe Lo Presti.

La metropolitana è un’opera strategica fondamentale per il territorio – ha evidenziato il deputato regionale, Giuseppe Zitelli -. Basti pensare che è previsto lo spostamento quotidiano di circa 160 mila utenti, tra pendolari e turisti. Il progetto, redatto dalla Fce è già pronto ed è stato inviato a Palermo, per ottenere le autorizzazioni Via-Vas che arriveranno a brevissimo. Abbiamo voluto organizzare questa conferenza per parlare con il territorio, per capire come possiamo essere utili. Ad esempio, analizzando il progetto abbiamo visto che a Paternò le stazioni di Giaconia e via Stazione non ci saranno più, con la stazione della metropolitana prevista a Palazzolo. Questo lascerà fuori un’ampia parte di territorio. Senza modificare il progetto, impossibile per la fase in cui siamo, vorrei lanciare l’ipotesi di realizzare un “people mover” che possa collegare la stazione di Palazzolo a Giaconia e da qui anche al quartiere di Scala Vecchia, a Paternò, che non può rimanere estrema periferia. Guardando al positivo va sottolineato come siamo l’ottava città in Italia ad avere la metropolitana. Dobbiamo essere fieri di questo. Dobbiamo tutti insieme fare rete per guardare al territorio.”

Un’ipotesi, questa lanciata dall’onorevole Zitelli, rispetto ad un sistema per collegare la stazione di Palazzolo, con Giaconia e Scala Vecchia, ritenuta fattibile dall’ingegnere Fiore. Sempre a Paternò, oltre alla stazione Ardizzone, previsto un people mover in piazza della Regione.
“Il progetto è in commissione Via e verrà approvato entro il 10 giugno – evidenzia l’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone -. Da qui passerà alla commissione Vas. A breve avremo le carte in regola per poterlo mandare in gara. A Paternò nascerà anche il deposito, per farlo diventare centro dell’intero circondario. Per Paternò non è finita, con l’Anas abbiamo in programma un intervento per ampliare l’ingresso di Paternò, con un intervento per 2 milioni di euro.”
A chiudere l’intervento dell’assessore Ruggero Razza. “Diventerà Bellissima ha un suo legame storico con questa città, non a caso si è voluto organizzare quest’evento che ampio dibattito ha suscitato – ha evidenziato l’assessore regionale Ruggero Razza -. La mobilità e le infrastrutture rappresentano il settore cardine anche per la crescita del territorio, di opportunità di lavoro, della crescita di servizi collegati ai grandi cantieri.”

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1 Comments

  1. Da paternese vi dico che sono contrario alla realizzazione della Metropolitana fino a Paternò, per tutta una serie di motivi. Innanzitutto con l’interramento dell’attuale linea FCE di circa 20 km, chiunque viaggi fino a Paternò e altri comuni pedemontani, non godrebbe della vista dei bei paesaggi che vengono percorsi attualmente dalla littorina, in cui tra l’altro si vede l’Etna. In secondo luogo, considerato che tra Paternò e Catania vi è scarsa interazione, non ha senso farvi arrivare la metropolitana, che tra l’altro si chiama “metropolitana”, proprio perché all’interno di un’area metropolitana, di cui Paternò non fa parte. E’ sufficiente ammodernare ed elettrificare l’attuale percorso in superficie della FCE nella tratta da Misterbianco a Paternò, e interrare solo la tratta e in corrispondenza delle stazioni di Piano Tavola e Valcorrente, e quella che entra nel territorio paternese, magari costruendo tre stazioni sotterranee come avvenuto ad Adrano, Biancavilla e S. M. di Licodia. Sarebbero meno soldi da spendere e meglio spesi.

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