A Ragusa, davanti al giudice Ivano Infarinato, è stata rinviata a giudizio per calunnia Veronica Panarello, la mamma ragusana condannata a 30 anni con l’accusa di avere ucciso a Santa Croce Camerina, il 29 novembre del 2015, il proprio figlio Loris Stival.
La donna, nel corso di un’udienza del processo per l’omicidio del piccolo, chiamò in causa l’ex suocero Andrea Stival, indicandolo quale corresponsabile dell’assassino. L’udienza è stata fissata al prossimo 26 novembre.
Panarello (rappresentata dall’avvocato Pia Giardinelli dello studio legale di Francesco Villardita), e’ reclusa nel carcere di Torino dopo la condanna a 30 anni, confermata in appello.
Oggi si è presentata in aula. Ha voluto esserci in tribunale anche il padre, Francesco Panarello, che ieri, dopo tre mesi, ha visto la figlia a Catania dove e’ stata provvisoriamente trasferita per consentirle di partecipare all’udienza: “E’ abbastanza serena – dice – ma non voglio parlarne, di certo questa non è giustizia”.
“Veronica continua a sostenere la sua verita’ e a proclamarsi innocente, – afferma il suo avvocato difensore Giardinelli – sul fatto che la posizione di Andrea Stival sia stata archiviata e’ un problema tecnico che affronteremo in udienza”.