Belpasso, una scultura della ninfa Etna per ricordare l’eruzione del 1669: protocollo con le “Belle Arti”

La “città delle 100 sculture” presto si arricchirà di un’opera monumentale per ricordare la devastante eruzione del 1669. E’ stato firmato, infatti, il protocollo d’intesa tra il Comune e l’Accademia di belle arti di Catania finalizzato alla realizzazione di un gruppo scultoreo che ricordi la distruzione dell’antica Malpasso. L’opera, ideata da Antonio Portale, docente dell’Accademia di Belle arti, rappresenta la ninfa Etna, figlia di Gea e di Urano, in forma di figura che si fonde con il magma, ed in un’armonia di volumi geometrici si racconta la fuga dall’Etna, il vulcano in eruzione, e la processione di supplica davanti alla massa di lava incandescente.
“Belpasso si arricchisce di un’altra opera, alle oltre 50 già realizzate in questi ultimi anni su iniziativa del sindaco Carlo Caputo, unica per dimensione e complessità per celebrare adeguatamente l’eruzione del 1669, che distrusse l’antica Malpasso, ma fu anche l’origine della ricostruzione dell’odierna Belpasso, con la sua caratteristica pianta a scacchiera, ricca di edifici religiosi e civili di grande bellezza e imponenza, simbolo di una decisa voglia di rinascita”, ha dichiarato il sindaco Daniele Motta. Alla firma del protocollo presenti anche Vincenzo Tromba, direttore dell’Accademia di Belle arti, Virgilio Piccari, vice direttore, che curerà la direzione artistica, gli assessori Graziella Manitta e Salvo Pappalardo e il presidente del Consiglio, Gaetano Campisi.
La realizzazione della scultura e la sua collocazione nei pressi del Municipio sarà preceduta da altre attività culturali, coordinate dal vice sindaco Tony Di Mauro. La fase di realizzazione dell’opera, infatti, sarà un vero e proprio workshop in un laboratorio all’aperto all’interno della cava dalla quale saranno estratti i blocchi di pietra lavica necessari per il monumento. Dal 15 al 29 giugno, il maestro Antonio Portale, i tre studenti che lo collaboreranno, Federico Alibrio, Sebastiano Tanasi e Giulia Barbuzza, mostreranno il loro lavoro al pubblico ed alle scolaresche che vorranno partecipare.
Alla chiusura del workshop, nella cava si terrà un recital di poesie appositamente scritte per l’occasione, da poeti dell’area etnea, ispirate al tema “Odi dedicate al vulcano Etna”. La presentazione dell’opera scultorea, le immagini delle fasi salienti della realizzazione, i componimenti poetici, saranno contenuti in un catalogo a cura del poeta Angelo Scandurra.

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