A Paternò, per la processione di “Santa Barbara delle Rose” – lunedì 27 – i cittadini più volenterosi passano al “fai da te”, non fidandosi più dell’intervento dell’amministrazione comunale (in considerazione del fatto che se la zona è degradata, vuol dire che non c’è stato alcun intervento).
Come si vede nelle foto, stamattina un cittadino di buona volontà ha provveduto allo scerbamento dell’area attorno alla Chiesa di Santa Barbara. Le erbacce, lasciate crescere rigogliose, sono state rimosse nella speranza che la processione di lunedì si svolga attorno ad una cornice di decenza.
I festeggiamenti di “Santa Barbara delle Rose” risalgono al lontano 1780 quando i paternesi – con una colata lavica che minacciava il centro abitato – arrivarono in processione con il busto reliquiario fino a Ragalna (allora territorio di Paternò) dove la lava si arrestò. La festa che ne seguì e le successive ricorrenze videro adornato di una corona di rose il busto della Santa Patrona di Paternò: da qui l’appellativo di Santa Barbara delle Rose.
Il ‘miracolo’ si ripeté nel 1983 quando per fermare l’avanzata della ‘lingua’ di fuoco della Montagna, il simulacro venne portato sulla strada che dalla Milìa porta sull’Etna.