Due incendi appiccati in successione per scoprire che di contrada Capici non interessa a nessuno.
Accanto alle abitazioni, nel silenzio è stata fatta ingrossare una discarica abusiva dieci volte più grande di quella ‘intermittente’ che si trova ai piedi delle case popolari. “Vogliono fare di Capici la pattumiera di Adrano” hanno sintetizzato in maniera drammatica i giovani dell’associazione Symmachia. E amareggia non poco tornare sulle ‘eterne’ emergenze adranite proprio nei giorno in cui il cuore e la mente sono dedicati alla commemorazione di Giovanni Falcone e Francesco Morvillo, morti assieme agli agenti di scorta nella strage di Capaci del maggio del ’92.
A Capici, come nella zona delle Vigne, come lungo la strada che porta al Ponte dei Saraceni, delle telecamere ben piazzate potrebbero riprendere i “criminali” che vogliono sommergere di rifiuti la città e fare bruciare noi tutti con essa.
Spieghi l’amministrazione per quali motivi non si riesce a installare una serie di “occhi elettronici” che siano di aiuto alle forze dell’ordine che cercano i responsabili.
L’impunità, l’inazione, è quanto di peggio un cittadino possa aspettarsi da chi ha il compito di regolare la vita pubblica della nostra comunità. Se le fiamme divampano e restiamo ad osservarle impotenti, vuol dire che abbiamo fallito.