Dopo vent’anni di attività, il Liceo delle Scienze umane di Biancavilla rischia il trasferimento in un altro comune per motivi logistici. Addirittura potrebbe essere smembrata tra diversi istituti con il rischio della sua totale chiusura. Per scongiurare il pericolo è stata organizzata dalla dirigenza del ‘Mario Rapisardi’, per mercoledì 22 maggio ore 15.30, una tavola rotonda. L’obiettivo è quello di informare la cittadinanza della situazione e coinvolgere tutti gli enti preposti alla ricerca di una soluzione che non snaturi l’anima di questo istituto. Il liceo delle Scienze umane esiste a Biancavilla da circa 20 anni, durante i quali ha rappresentato per il territorio un punto di riferimento educativo, sociale, di legalità e di inclusione. Nei 20 anni di attività ha diplomato più di mille alunni di cui metà proveniente dai paesi limitrofi, come Adrano, Licodia, Bronte, Maletto. Circa il 40% dei diplomati ha continuato gli studi universitari con parecchi casi di eccellenza. I dati ricavati da Eduscopio (fondazione Agnelli) posizionano la scuola tra le migliori della provincia e prima nel territorio. Negli anni ha ridotto fino ad annullarla, la dispersione scolastica, si è distinta nell’inclusione , non solo attraverso la didattica ma anche attraverso l’attivazione di progetti mirati. Ha curato in modo particolare l’inclusione dei soggetti diversamente abili che in questa scuola hanno trovato e ancora trovano un luogo di accoglienza e di crescita in termini di autonomia e autostima. Ha intrapreso sperimentazioni didattiche innovative, ha partecipato con successo a progetti di legalità ricevendo premi e riconoscimenti. Ha collaborato con le amministrazioni comunali e il territorio (scuole primarie e secondarie di primo grado) nella promozione di attività culturali e sociali che hanno valorizzato le potenzialità della città.