di Massimo Iannicelli
A volte la storia annovera degli accadimenti che nel corso del tempo finiscono con il rivelarsi profetici. È accaduto con l’elezione di Mons. Giuseppe Schillaci a Vescovo di Lamezia Terme. In che modo? Il nuovo pastore ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 4 luglio 1987 ad Adrano, per l’imposizione delle mani dell’allora Arcivescovo Mons. Domenico Picchinenna (Melfi, 26 dicembre 1912 – Roma, 24 ottobre 2004).
Ebbene, Mons. Picchinenna è stato Amministratore Apostolico dell’allora Diocesi di Nicastro (divenuta nel 1986 di Lamezia Terme), dal mese di agosto del 1968 al mese di gennaio del 1969.
In quel tempo il prelato lucano era Arcivescovo di Cosenza, già dal settembre del 1961 per volontà di Papa San Giovanni XXIII. In precedenza, dopo che Papa Pio XII nel 1954 separò le diocesi di Matera e quella di Acerenza — Mons. Picchinenna era stato nominato arcivescovo metropolita di quest’ultima.
A Cosenza rimase per dieci anni fino a quando, il 29 maggio del 1971, papa Paolo VI lo nominò Arcivescovo titolare di Berea ed Arcivescovo Coadiutore di Catania.
Il 16 luglio del 1974 succedette all’Arcivescovo titolare Mons. Guido Luigi Bentivoglio.
Proprio un anno prima che rassegnasse le dimissioni (1º giugno 1988) egli ha ordinato Don Giuseppe Schillaci, oggi Vescovo Eletto di Lamezia Terme.
Mons. Picchinenna si è spento a Roma il 24 ottobre 2004 ed è sepolto nella Cattedrale di Catania.
A Nicastro egli lasciò un buon ricordo anche se fugace. Mons. Peppino Ferraro, tra i più anziani del presbiterio lametino, ricorda che nel 1968 fu proprio l’Arcivescovo di Cosenza a benedire i lavori della costruenda Chiesa del Rosario, oggi una delle parrocchie più importanti di Lamezia Terme.
L’Amministrazione Apostolica si rese necessaria per le improvvise dimissioni di Mons. Renato Luisi che, dopo aver salvato la diocesi dalla paventata soppressione con il conseguente accorpamento a quella di Catanzaro, il 25 luglio del 1968 decise di partire missionario per il Brasile. Fu proprio grazie alla sua azione — favorita dalla stretta amicizia con l’allora Presidente del Consiglio on. Aldo Moro, suo alunno in gioventù — che venne istituita la nuova Città di Lamezia Terme, sorta dalla fusione dei tre ex comuni di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia, determinante per evitare la soppressione della Diocesi.
Mons. Picchinenna fu Amministratore Apostolico per ben sei mesi sino all’ingresso in Diocesi del nuovo Vescovo, ovvero Mons. Ferdinando Palatucci proveniente dall’Irpinia.