Chiuso perché costruito negli anni ottanta su una faglia tettonica. E’ il destino di uno dei due asili comunali di San Giovanni La Punta. L’asilo non sarà più riaperto per decisione del sindaco Antonino Bellia con questa motivazione. “In quella struttura – ha detto il primo cittadino – i bambini non entreranno più. Con la vita e la sicurezza dei bambini non si scherza. La struttura sorge su una parte di territorio interamente attraversata dalla faglia registrando un livello di criticità alto”. L’edificio, in Via Macello, fu costruito negli anni ’80: la presenza della faglia sotto il territorio comunale era stata già evidenziata nel Prg del 2005, secondo il quale essa risultava ferma in Via della Regione. Successivamente, analisi più approfondite effettuate in seguito ad una revisione del Prg avevano evidenziato come il tracciato della faglia passasse proprio sotto l’edificio. Altri accertamenti, disposti dopo il terremoto di Santo Stefano hanno confermato il tracciato della faglia, avvalorato anche da criticità riscontrate in alcuni punti della struttura. “Stiamo prevedendo una soluzione per ovviare alla carenza di questa struttura. Abbiamo previsto nel Piano Triennale delle Opere pubbliche di realizzare una nuova struttura in via Pisa. Appena sarà approvato il Bilancio comunale – conclude – saranno reperite le risorse per la redazione di un progetto per intercettare finanziamenti da fondi regionali, statali o europei. In ogni caso, se non riuscissimo a trovare il finanziamento, cercheremo di realizzarlo con fondi del Bilancio comunale”.