Con la nomina a Vescovo di mons. Giuseppe Schillaci Adrano scopre di essere amata da Dio

Ci voleva Dio, per il tramite del suo vicario in terra, per far scoprire a noi adraniti che lassù qualcuno ci ama. Ieri la notizia della nomina a Vescovo di Lamezia Terme dell’adranita mons. Giuseppe Schillaci ha avuto l’effetto di una carezza rigeneratrice per l’intera comunità. Chi ha avuto la fortuna di conoscere “Pippo” si è sciolto in lacrime di gioia.
I più felici, ci sia permesso l’eccesso, siamo noi ‘ex ragazzi’ di Santa Lucia.
Ma si sono commossi anche quanti conoscono solo la ‘fama’ del prete umile e colto di Adrano, cogliendo in questo modo la bellezza di una nomina che è una benedizione per la città di Adrano.
Ieri, nel suo discorso di ringraziamento in Arcivescovado, mons. Giuseppe Schillaci con grande umiltà ha ‘spersonalizzato’ la nomina affermando che essa rappresenta un grande segnale di attenzione per la Chiesa di Catania. C’è qualcosa di più, forse: la nomina a Vescovo di un ex giovane della Fuci di Adrano è per la città stessa un segno di grande attenzione e un invito a esercitare gli strumenti del bene, dell’umiltà e dell’intelligenza se si vuole vivere con gioia, sotto lo sguardo felice di un Padre misericordioso.
Ieri, non sembri strano sottolinearlo, Adrano e noi adraniti abbiamo ricevuto un messaggio inequivocabile: Dio ama questa città. Ora tocca a noi non deluderlo.

Riguardo l'autore Nicola Savoca

Giornalista professionista dal 1992, ‘annus horribilis’ per l’Italia e la Sicilia soprattutto. Dirige il Corriere Etneo dal 2017 ma non ha mai usato la bacchetta. Le sue grandi passioni sono lo scrittore John Fante e il regista Giuseppe Tornatore. Radio e televisione sono il suo terreno preferito. La vecchia Telecolor gli è rimasta nel cuore. Catanese di Adrano, ha un debole per la sua città. Su un’isola deserta porterebbe tutti i dischi di Lucio Battisti (la preferita è Anche per te).

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