Paternò, la resa dopo il raid vandalico a Casa Coniglio: le guardie ittiche lasciano i locali (VIDEO)

Domani, lunedì, riconsegneranno le chiavi all’amministrazione: una resa che suona come una sconfitta per tutta la comunità. Dopo l’ennesimo raid vandalico, lasciano le “guardie” aderenti alla Fipsas (Federazione pesca sportiva e attività subacquee).
Le guardie ittiche che lavorano come volontari e utilizzano uno dei locali di Casa Coniglio a Paternò non ce la fanno più. Durante l’ultima ‘visita’ di venerdì scorso, i vandali hanno rubato ricetrasmittenti, lampeggianti e varie attrezzature. Distrutte anche le ultime cose rimaste. Il danno materiale è valutabile in 2500/3000 euro. Solo loro, negli ultimi mesi, hanno presentato 5 denunce contro ignoti. I vandali sono i veri padroni di questa struttura che al piano terra ospita un centro per anziani e al piano superiore varie attività sociali dedicate ai giovani. Casa Coniglio ha anche un custode.
“Non ce la facciamo più, diciamo basta – commenta amaro Salvo Signorello, presidente della Fipsas di Catania – hanno rubato perfino le telecamere che noi avevamo piazzato per controllare chi entrava e usciva. I mezzi che ci servono per lavorare saranno ricomprati, non possiamo certo fermarci. L’amministrazione si è fatta sentire esprimendoci solidarietà. Il sindaco Naso ha inviato un messaggio dicendo di essere a disposizione per tutto. Ma quella è una struttura pubblica, non è certo di nostra proprietà. Ora per ripristinarla ci vogliono altri soldi”.
A Paternò, in questi mesi, è stata una escalation di atti vandalici che hanno preso continuamente di mira centri di volontariato, di aggregazione sociale e altre strutture pubbliche. Dietro tutto ci sarebbe un’orda di giovani barbari contro i quali nessuno riesce a fare qualcosa. E ciò che svilisce è soprattutto questo senso di impotenza. Ma è possibile che l’abbiano vinta loro? I paternesi chiedono alle istituzioni e alle forze dell’ordine di intervenire in maniera forte per riconsegnare alla città spazi e strutture divenuti appannaggio dei violenti.
“Sul piano pratico – prosegue Signorello – si può mettere in sicurezza l’area facendo arrivare ogni 30 minuti una pattuglia delle forze dell’ordine. Poi, più in generale, si deve capire perché i giovani vandali adottano questo comportamento. Cosa manca ai ragazzi? Di fronte a Casa Coniglio c’è una piazzetta bellissima, un campetto di calcio. Tutto ciò è a loro disposizione. Non mancano gli spazi dove possano giocare. E’ insensato accanirsi in questo modo”.

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