Adrano, mozione per diretta ‘streaming’ dei consigli comunali: si scopre il risparmio e la trasparenza

Diretta streaming del Consiglio comunale per risparmiare circa 20 mila euro l’anno.

E’ la proposta della mozione presentata dal consigliere comunale Emanuele Pulvirenti (Patto per Adrano) dopo che l’amministrazione ha ‘cancellato’ la ripresa televisiva delle sedute consiliari a causa di una interpretazione restrittiva di una delibera della Corte dei Conti. La mozione verrà messa ai voti oggi, nel corso della seduta consiliare fissata per le ore 18.00.
Il consigliere Pulvirenti – che fa parte del gruppo di 5 consiglieri vicini al sindaco – ha trovato disponibilità da parte di alcuni suoi colleghi che hanno firmato la mozione (Gabriella Lucifora, Mariagrazia Politi, Federico Floresta, Grazia Ingrassia, Paolo Politi, Carmelo Monteleone, Irene Cinardi, Vincenzo Mazzeo, Orazio Toscano, Carmelo Santangelo), la sua proposta ‘digitale’ ha trovato invece l’ostilità dell’emittente televisiva locale che in questi anni è stata incaricata di riprendere le sedute del Consiglio. Sull’onda dell’iniziativa di Pulvirenti, come scrive lo stesso consigliere, l’emittente “… ha voluto sparare a zero sull’attività consiliare in generale e mia in particolare”.
Il Comune di Adrano non è stato sfiorato dall’idea che una ‘conveniente’ convenzione di lunga durata avrebbe potuto regolare nella maniera dovuta la materia. Prima di decidere di tagliare il servizio, in questi anni il Comune ha proceduto “a chiamata” tutte le volte che si è tenuto un consiglio comunale, come se questo fosse una novità inaspettata. Nella mozione si chiede alla giunta comunale di “porre in essere tutte le iniziative necessarie per permettere la pubblica diffusione in streaming delle riprese delle sedute consiliari sulla piattaforma web più idonea entro e non oltre 60 giorni”.

Sul piano tecnico, una sorta di “prova generale” dello ‘streaming’ l’ha offerta la diretta della Diavolata e Angelicata domenica scorsa proposta dalla società RealEvent. Ottimi i risultati, dal punto di vista della qualità delle immagini, della trasmissione andata in onda anche sul Corriere Etneo.
La mozione sottolinea che la diretta streaming è una operazione “a costo zero o quasi” che ha bisogno di una comune videocamera, hardware già a disposizione e una connessione ad Internet disponibile all’interno del Municipio.
“La mozione consiliare da me presentata – spiega Emanuele Pulvirenti – ha l’unico scopo di azzerare i costi per le riprese del consiglio comunale, che allo stato attuale farebbe risparmiare 366€ a seduta, e garantire e implementare la trasparenza amministrativa, visto che attualmente non è prevista la diretta.
“Non vuole essere un attacco nei confronti di nessuno ma solo un modo per diminuire le spese non previste dalla legge”.

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