E’ un documento storico quello emerso dall’ Archivio della Memoria di Adrano: la Diavolata del 1950 ripresa dall’Istituto Luce. A tirarlo fuori è Vincenzo Valastro, ex presidente del Circolo Operai e grande appassionato di storia locale.
Secondo quanto appreso da Valastro, l’Istituto Luce – la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica – chiamò a dirigere le riprese il regista Luigi Comencini, uno dei padri della commedia italiana. Il particolare emerge dal racconto fatto da uno degli ‘attori’ sul palco: Francesco Di Stefano, l’unico della famiglia Di Stefano che nella storia della Diavolata ha impersonato tutte le figure, dall’Armuzza per passare ai diavoli e alla Morte. “Ciccio” Di Stefano, fratello dell’indimenticato Turi Di Stefano, per anni anima della rappresentazione adranita, ricorda del giovane regista Comencini (nel 1950 l’autore di ‘Pane, amore e fantasia’ aveva 34 anni) che impartiva istruzioni agli attori dilettanti su come comportarsi davanti alla macchina da presa. Le immagini mostrano chiaramente Piazza Umberto stracolma di cittadini che assistono alla popolare rappresentazione della Domenica di Pasqua.
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