Catania, beni per 500 mila euro confiscati ad affiliato clan Cappello: gestiva lo storico “Etna Bar”

Beni per mezzo milione di euro sono stati confiscati al 45enne Cosimo Tudisco, affiliato al clan mafioso Cappello, attualmente detenuto in carcere. Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Catania su proposta del questore.
E’ l’esito di una indagine investigativa e patrimoniale condotta nel 2016 dalla Divisione Polizia Anticrimine e dalla Squadra mobile che ha evidenziato la sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni acquisiti nel tempo, frutto di sospetti investimenti e operazioni finanziarie. In particolare, e’ stata disposta la confisca di primo grado delle somme ricavate dalla liquidazione dei beni aziendali dell’impresa individuale intestata alla convivente di Tudisco e le somme ricavate dalla liquidazione dei beni della societa’ “World games srl”, oltre ai beni aziendali ancora non liquidati, nonche’ conti e depositi bancari e postali e due fabbricati. Attraverso le aziende intestate a terzi, l’uomo gestiva indirettamente lo storico “Etna Bar”, con sede in via Galermo. Tudisco sin da minorenne e’ stato coinvolto in reati per i quali ha subito nove condanne definitive, in particolare per furto aggravato, falso materiale, ricettazione, oltraggio a pubblico ufficiale, due rapine pluriaggravate, inosservanza di obblighi inerenti la sorveglianza speciale e stupefacenti. Nell’ultimo decennio e’ stata accertata la sua partecipazione esterna al clan Cappello, tra i piu’ organizzati militarmente.

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