Un complesso immobiliare dal valore di oltre 2,7 milioni di euro è stato sequestrato da militari della Guardia di finanza. Il provvedimento del Gip si inquadra nella ricostruzione del dissesto finanziario e patrimoniale della LEOTTA s.r.l., società di Acireale che operava nel settore del commercio di articoli sanitari, dichiarata fallita nel 2013 dal Tribunale di Catania, dopo avere maturato nei confronti dell’Erario e dei propri fornitori 5 milioni di euro di debiti insoluti. Le indagini sono scaturite da alcune anomalie rilevate durante la procedura concorsuale e, in particolare, dall’esame della carente documentazione contabile relativa all’attività d’impresa esibita dal rappresentante della fallita. Le Fiamme Gialle, in tale contesto, attraverso l’esame delle scritture contabili acquisite e della relazione del curatore fallimentare hanno infatti accertato una grave condotta “distrattiva” attraverso la quale il rappresentante legale ed il socio unico, entrambi indagati per bancarotta fraudolenta patrimoniale, prima della messa in liquidazione della società hanno sottratto all’impresa e occultato un attivo patrimoniale pari a 2,7 milioni di euro, che doveva invece essere destinato a soddisfare i creditori commerciali e l’Erario. In particolare è stata accertata la fraudolenza di un’operazione straordinaria di scissione eseguita nel 2012 dagli indagati, attraverso la quale, al dichiarato scopo di far fruttare il bene e reinvestirne i proventi, la Leotta s.r.l. ha trasferito la proprietà di un corposo fabbricato ubicato in un comune abruzzese a una società immobiliare neo-costituita. Le indagini hanno tuttavia evidenziato che la nuova società non ha mai effettivamente operato e che il complesso immobiliare ceduto è stato fatto confluire, con ulteriore scrittura privata, nella disponibilità del coniuge di uno degli indagati.