La maggioranza del sindaco Naso s’è squagliata. Nella seduta consiliare di ieri sera – si votava per la riduzione dell’addizionale Irpef e per l’innalzamento della Tari– i numeri si sono ribaltati e la proposta dell’opposizione è passata: l’addizionale si riduce dallo 0,8 allo 0,5% e l’aumento della Tari non passa.
Decisivi i voti dei consiglieri della maggioranza Conigliello e Rapisarda e l’astensione di Cunsolo e Lauria per il via libera alla riduzione Irpef. Questi ultimi due, con la loro presenza hanno garantito il numero legale in aula. Importanti anche le assenze dei consiglieri di maggioranza Faranda e Gentile.
Per la Tari si è astenuto il consigliere Tomasello (già assessore in pectore poi cancellato all’ultimo momento). La scelta non allineata dei consiglieri Lauria e Cunsolo, vicini al vice sindaco Mannino che è uscito ammaccato dal recente rimpasto, è il prosieguo della linea dura adottata dal gruppo dal momento in cui è circolata la voce (poi concretizzata) dell’arrivo in giunta dell’assessore Vito Rau.
Come dimenticare il gesto di protesta delle dimissioni dalla presidenza della commissione Cultura della consigliera Conigliello, ieri tra i ‘bastian contrari’.
Dentro la variegata ormai ex maggioranza Naso ormai è scoppiata l’epidemia dello scontento ed è bene che i leader e i partiti di riferimento la smettano di adottare la politica dello struzzo e dicano come e se intendono andare avanti. Ha taciuto finora il vice sindaco Mannino, non ha aperto bocca il Partito Democratico contento evidentemente di far parte di una coalizione che vede tra le figure di spicco un dirigente regionale di Fratelli d’Italia.
Dopo il KO inferto al sindaco Naso, il terzo nel giro di poche settimane, ieri sera nella sala consiliare di Palazzo Alessi in tanti parlavano di elezioni anticipate. Previsione esagerata, a dire il vero, ma che rende l’idea del caos che regna nella Paternò politica di queste settimane.