Vedette fisse, o a bordo di ciclomotori, munite di ricetrasmittenti per avvisare in tempo i pusher su eventuali controlli delle forze dell’ordine. Avveniva cosi’ lo spaccio San Giovanni Galermo, popolare rione di Catania finito al centro di un blitz antidroga messo a segno dalla squadra mobile etnea. Arrestate complessivamente 24 persone, di cui 19 in carcere e cinque ai domiciliari.
L’inchiesta, denominata ‘Cape Sparrow’, ha portato alla luce quella che secondo gli inquirenti e’ “la piu’ grande” piazza di spaccio dell’hinterland catanese. Individuati tre distinti gruppi, che secondo gli investigatori avrebbero fatto capo a Eugenio Minnella, Alessandro Tomaselli e Giuseppe Bellia ai quali viene contestato il ruolo di “promotori e organizzatori” della banda. I tre sono finiti in carcere, cosi’ come Concetto Aiello, Orazio Castagna, Andrea Corsaro, Simone Di Mauro, Emanuel Kevin Ferro, Francesco Finocchiaro, Claudio Natalizio Minnella, Salvatore Musumeci, Massimiliano Previte, Santo Sapuppo, Carmelo Scalia, Jonathan Spampinato, Damiano Sparacino, Angelo Speranza, Francesco Tudisco e Alessandro Vecchio.
Ai domiciliari sono finiti, invece, Vincenza Aiello, Luana Battaglia, Andrea Calabretta, Giovanni Castorina e Pietro Alessio Raineri. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di droga, detenzione ai fini di spaccio al fine di agevolare il gruppo mafioso di Picanello appartenente al clan Santapaola-Ercolano.