Scempio senza fine nella città di Paternò dove in periferia l’inciviltà tocca vette irraggiungibili.
I cittadini se ne infischiano delle ordinanze sindacali e dettano le regole per il conferimento dei rifiuti. Il divieto di abbandonare la spazzatura non viene preso in considerazione e, così, sono in tanti a a lasciare in giro immondizia di ogni tipo, creando dal nulla discariche abusive. Ente comunale e Polizia municipale fanno fatica a contrastare il fenomeno, divenuto oramai fuori controllo: rifiuti pericolosi per l’ambiente e per gli stessi esseri umani fanno da cornice in determinate zone del territorio comunale.
Materiale di risulta, rifiuti speciali, materassi e gabinetti sono facilmente individuabili nel quartiere Scala Vecchia, in particolare ai margini della stradina che da Scala Vecchia porta in contrada Giaconia, ossia nel territorio di Belpasso.
Sacchetti di spazzatura, sparsi a macchia di leopardo, su Corso Marco Polo(nel tratto che porta verso via Sardegna), via Lucania, Piazza del Ficus ad angolo con via Napoli. Da Scala Vecchia ci si sposta nella zona del sito delle Salinelle. Anche qui zona sporca e degradata. Da registrare la presenza di rifiuti, a rendere più suggestivo il sito. E ancora Viale dei Platani nei pressi, per cosi dire, dell’area a verde dove si trova un monumento dedicato ai marinai. Zona degradata con rifiuti che si mescolano con erbacce e alberelli. Degrado anche nel centro storico: in particolare nei pressi della Chiesa Madonna della Scala (sacchetti abbandonati in uno piccolo slargo dove una volta era collocata una fontana pubblica). Per non parlare poi della discarica che ogni mattina gli operatori ecologici della Dusty sono costretti a rimuovere dall’ingresso dell’isola ecologica di contrada Tre Fontane: cittadini sporcaccioni e ‘creativi’ che lasciano di tutto dinanzi al centro raccolta. Insomma, passa il tempo, cambiano le giunte comunali, ma l’inciviltà resta ed è difficile da debellare. Non solo il centro abitato di Paternò è ricco di spazzatura ma anche le sue estreme periferie come la SP 57 la Paternò- Ragalna, in particolare nella zona di contrada San Vito e Currone, all’incrocio con la SP4/II. Ai margini della provinciale si trova un catalogo di brutture: materiale di risulta, arance abbandonate, carcasse di elettrodomestici, sanitari e finanche la carcassa di un auto lasciata lì ad arrugginire.